Piglio – Un triste ricordo

“I popoli che non hanno memoria del loro passato non sono padroni del loro futuro…”


di Giorgio Alessandro Pacetti

 

I guai per il popolo pigliese iniziarono il 18 Marzo del ’44   quando fu colpito a morte un soldato tedesco in località “Pompiano”.

La tanto sospirata grazia da parte del maresciallo Kesserling arrivò pochi istanti prima che il plotone di esecuzione si avviasse con dieci ostaggi e raggiungesse il luogo della esecuzione capitale grazie all’interessamento del padre gesuita Hiemer, professore al Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, di don Filippo Passa che portò il telegramma della grazia dei dieci che dovevano essere fucilati e del compianto Mons Attilio Adinolfi, vescovo di Anagni, che si adoperarono presso le autorità negli alti comandi tedeschi di Roma a chiedere salvezza e strappare alla morte giovani innocenti. Una targa marmorea situata nel liceo “Bonifacio VIII” di Anagni ricorda l’eroico intervento di Mons. Adidolfi, nativo di Albano Laziale, Vescovo di Anagni dal 1931 al 1945, che “si offrì vittima per evitare la fucilazione dalla repressione dell’invasore”.

Il numero delle vittime fu ridotto a cinque: i più anziani Pietro, Romolo e Antonio Colavecchi della famiglia Dell’Omo vennero fucilati subito dopo la morte del soldato tedesco e i più giovani Alfredo ed Alessandro, membri della stessa famiglia Dell’Omo, vennero fucilati il 6 Aprile ’44 in località Mole di Paliano.

Successivamente, l’8 Aprile alle ore 10 in punto a seguito dell’incursione aerea, perdevano la vita: Angela Atturo, Maria De Santis, Adele Felli, Clorinda Felli, Alessandro e Mario Graziani, Colomba Loreti, Nazzarena Mapponi, Luigi Martucci, Matilde Neccia e Lina Tufi. Una lapide posta nella navata sinistra del Tempio ricorda l’episodio ai posteri.

Il bombardamento di matrice tedesca provocò un forte esodo della popolazione verso paesi montani limitrofi ritenuti più sicuri come Vallepietra secondo le testimonianze di Luciano Pacetti detto Ninni che ha personalmente vissuto questi atroci avvenimenti la cui memoria deve rimanere viva. Una pagina di storia da non dimenticare.

 

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