Individuato il primo caso di Covid in Corea del Nord e Kim Jong-un ordina subito il lockdown per tutto il Paese. L’agenzia di stampa ufficiale coreana Kcna ha diffuso la notizia spiegandone i particolari. “Si è creata una grave situazione a causa dell’introduzione di un virus mutante Omicron stealth nei nostri distretti”.
Nel corso di una riunione del Partito dei Lavoratori, le autorità, alla presenza del leader Nordcoreano, hanno stabilito le misure di sicurezza sanitaria nazionale e decretato la quarantena a un livello di “massima urgenza”, per il Paese.
Il Leader Supremo della Repubblica popolare della Corea del Nord ha espresso il suo impegno a “superare” il primo focolaio di Covid registrato nel Paese. I media ufficiali hanno reso noto che in una riunione d’emergenza dell’Ufficio Politico, Kim Jong-un ha detto che “l’obiettivo è di eliminare la radice il prima possibile”. Kim ha inoltre precisato: “Sicuramente supereremo l’emergenza grazie alla forte consapevolezza politica della popolazione e porteremo a termine il progetto di quarantena”.
Due giorni fa
Nel pomeriggio di martedì 10, secondo quanto riportato dal sito NK News, a Pyongyang è scattato l’ordine per tutti di rientrare immediatamente a casa. Alcune fonti avevano parlato di “problema nazionale” o di “lockdown nazionale”. Le stesse fonti hanno raccontato di lunghe file di persone in attesa dei mezzi di trasporto pubblico per rientrare nelle abitazioni. La Corea del Nord tuttavia non aveva segnalato alcuna infezione all’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nessun vaccino nel Paese
Nessuna campagna di vaccinazione è mai stata avviata in Nord-Corea. Il Paese ha sempre rifiutato i vaccini offerti dall’Oms e quelli messi a disposizione dalla Cina. La scelta di Kim è stata quella di chiudere le frontiere.
Alla fine dello scorso aprile è stato sospeso il collegamento ferroviario per le merci, dopo che Dandong (una città di confine della Cina), ha registrato alcuni contagi.
Foto: koreaherald.com