Nella Capitale proseguono le attività relative al Piano denominato “Alto impatto”, per il ripristino del decoro e la rimozione di insediamenti abusivi nelle aree della città. Condotto da polizia, carabinieri e operatori del Comune, l’intervento di ieri, mercoledì 11 dicembre, ha interessato la Stazione Tuscolana.
Già sgomberato 5 mesi fa
L’accampamento dei senzatetto adiacente alla Stazione lo scorso luglio era già stato sgomberato, ma poi era stato di nuovo occupato. Ieri si è proceduto ad un nuovo sgombero. Le persone presenti sono state identificate e allontanate, intanto i rifiuti nell’area sono stati rimossi. Gli operatori Ama hanno provveduto a spazzare via vecchi materassi, tende di fortuna, stracci e materiale plastico, tutti elementi tipici degli accampamenti abusivi.
Ridare dignità ai quartieri
Marco Scurria, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, ha sottolineato l’importanza di interventi per prevenire nuove occupazioni e ridare dignità ai quartieri. “Riqualificare i territori è fondamentale per prevenire fenomeni di degrado” ha dichiarato, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza ai cittadini e di promuovere attività sociali e culturali. “Siamo al fianco dei cittadini che vogliono vivere in serenità e sicurezza, dei comitati di quartiere nell’evitare che si creino luoghi di marginalità e abbandono”, aggiunge Scurria.
Interventi necessari
“È fondamentale fare questo tipo di interventi – conlcude Scurria – poiché riqualificando e dando nuova luce ai territori si possono prevenire degrado e occupazioni abusive. Nei nostri quartieri non c’è spazio per delinquenza e insicurezza, ma solo per la legalità e per spazi destinati alla crescita culturale e sociale”.
I disagi dei residenti (e degli altri)
Nei mesi scorsi erano state diverse le lamentele dei cittadini residenti che denunciavano una situazione di insicurezza, di grida anche notturne, risse e cumuli di rifiuti nella zona. Ora al quartiere è stato “riassicurato” il decoro e i tanti disperati che avevano eletto l’accampamento come propria casa sono stati allontanati. Chi non ha dove andare è costretto a trovare riparo dove può, questo causa certamente squilibri alla normale vita cittadina e allora si deve intervenire. Resta però la riflessione per chi viene scacciato da un luogo e costretto ad andarsene perché non ha diritto ad essere lì, perché dannoso, fastidioso, indecoroso. Ma questa è un’altra storia, una storia di vite ai margini…
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