Una cimice piazzata sotto la scrivania in ufficio ha messo in guardia i vigili urbani, qualcuno li stava spiando. Il ritrovamento casuale grazie a delle interferenze alla radio. Il dispositivo per l’ascolto a distanza è stato rinvenuto da un agente che durante il servizio ha sentito delle interferenze alla radio. Le voci che si sovrapponevano alla trasmissione radiofonica erano quelle dei suoi colleghi dell’ufficio accanto.
La sede spiata
L’episodio è accaduto al VI Gruppo Torri della Polizia municipale di Roma. Esattamente al reparto della squadra amministrativa, addetta al controllo delle licenze commerciali. La squadra si occupa inoltre dei sopralluoghi delle attività e della verifica di eventuali abusi edilizi nel quartiere romano di Tor Bella Monaca, considerato ad oggi, la maggiore piazza di spaccio della Capitale.
Il Gruppo forse è oggetto d’indagine
Il Comandante del Gruppo ha sequestrato la cimice trovata sotto la scrivania e ha avviato le indagini per identificare gli autori del fatto. L’ipotesi che maggiormente sembrerebbe essere plausibile è quella di un’investigazione per reati contro la pubblica amministrazione, che vedrebbe di conseguenza, i vigili urbani oggetto di indagine.
Spionaggio criminale
Un’altra possibilità che giustificherebbe la presenza della microspia riguarda la famiglia Moccia. Il clan, è infatti interessato alle attività commerciali di Tor Bella Monaca e sta rilevando bar e frutterie che “fanno da copertura” all’attività di riciclaggio e spaccio. I Moccia sono legati alla camorra e vicini a Michele Senese, il boss della mala romana.
Motivi privati
L’ultima ipotesi su chi potrebbe aver “piazzato la cimice”, riguarda la possibilità che questa appartenga a qualcuno (un vigilie geloso) che volesse controllare un collega d’ufficio.