È ora ufficiale e definitivamente operativo il decreto che prevede il taglio del reddito di cittadinanza nei casi in cui il beneficiario non spenda o prelevi per intero l’importo accreditato tramite il RdC. In particolare, verrà operato un taglio del 20% per chi non ne fruisce per intero nello stesso mese di accredito.
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In più, ogni semestre verrà azzerata l’eccedenza non spesa se superiore ad una mensilità del Reddito di cittadinanza. All’articolo 3, viene specificato che viene decurtato dalla disponibilità della carta un ammontare complessivo non speso ovvero non prelevato nel semestre, fatta eccezione per una mensilità di beneficio riconosciuto. Ai fini del calcolo delle somme sottratte, anche in questo caso, viene “confrontato il valore del saldo nell’ultimo giorno di ciascun semestre con il valore del beneficio mensile massimo spettante nel semestre, al netto degli arretrati erogati e dell’ultimo accredito ricevuto.”
Le decurtazioni mensili verranno applicate a partire dalla prima mensilità successiva all’entrata in vigore del DM, mentre quelle semestrali dalla prima erogazione successiva all’entrata in vigore del decreto: il primo ciclo dovrebbe dunque coincidere con il secondo semestre solare del 2020. Infine, come sottolineato da QuiFinanza: “Si prevede, infine, che in caso di interruzione delle erogazioni per rinnovo o sospensione del Rdc le decurtazioni vengono sottratte dal beneficio spettante nel primo mese successivo alla sospensione ovvero, se non capiente, dalla disponibilità della carta fino a capienza.”
In caso di cessazione del beneficio, decorso un semestre dall’ultima erogazione, la carta Rdc sarà in ogni caso disattivata, indipendentemente dalla presenza di disponibilità residue, che andranno definitivamente perdute.