Che cosa accade se due coniugi beneficiari del Reddito di Cittadinanza si separano legalmente? Hanno ancora diritto a ricevere il sussidio? Il Reddito di Cittadinanza infatti è una misura integrativa del reddito del nucleo familiare istante: ciò significa che le entrate vengono integrate con il Rdc fino al raggiungimento di un determinato importo.
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Ma nella pratica cosa accade? Uno dei due coniugi o entrambi, se in possesso dei requisiti necessari, potrebbero presentare l’istanza per richiedere il sussidio, tenendo conto che è necessario presentare ISEE in corso di validità. Qui interviene l’articolo 1 comma 5 del Decreto 4/2019: i coniugi, anche se separati legamenti, possono accedere al Reddito di Cittadinanza ma solo se non risiedono più insieme. Bisogna comunque sempre verificare la sussistenza dei requisiti necessari per vedersi accreditato il Rdc.
Quali sono questi requisiti?
- ISEE inferiore a 9.360,00€;
- essere cittadino italiano, di uno Stato UE o extra UE con permesso di soggiorno di lungo periodo (avere la residenza in Italia per almeno 10 anni di cui gli ultimi due senza interruzioni),
- non essere intestatari di autoveicoli immatricolati negli ultimi sei mesi che salgono a 2 anni se >1600 cc o moto >250 cc
- valore patrimonio mobiliare non superiore a 6.000,00€. Questa soglia aumenta di 2.000,00€ per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000,00€. Aumenta di altri 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo, e di 5.000€ per ogni componente con disabilità;
- reddito familiare inferiore a 6.000€ (soglia che varia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare in quanto viene moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza).
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