Sebbene saranno previste già delle modifiche con il Decreto Maggio, il reddito di cittadinanza potrebbe presto essere oggetto di un’apposita riforma per rendere il sussidio più adeguato alle nuove esigenze. È stato il viceministro all’Economia Antonio Misiani a rivelarlo a un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui ha parlato anche del reddito di emergenza. Relativamente a quest’ultimo, ha spiegato che l’intenzione della maggioranza resta quella di introdurre una misura dedicata alle famiglie rimaste escluse da tutti i benefici, ma la verra difficoltà riguarda il come configurarlo. Dovrebbe comunque essere una misura soltanto transitoria, mentre a lungo termine bisognerà far di nuovo conto del reddito di cittadinanza: una riforma che potrebbe comportare anche un aumento dell’importo potrebbe diventare necessaria.
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Una prima modifica al reddito di cittadinanza sarà già apportata dal Decreto Maggio: qui sarà previsto, anche per il solo periodo limitato dell’emergenza, un cambiamento nei requisiti di reddito e patrimoniali con l’obiettivo di ampliare la platea dei beneficiari.
Nel dettaglio:
- l’ISEE passa da 9.360,00€ a 10.000,00€;
- patrimonio immobiliare passa da 30.000,00€ a 50.000,00€ (la prima casa è comunque esclusa);
- patrimonio mobiliare passa da 6.000,00€ a 8.000,00€.
Per il viceministro all’Economia Misiani, però, in futuro bisognerà anche valutare di trasformarlo in “uno strumento più reattivo”, preannunciando così a una futura riforma del reddito. Un primo passo potrebbe essere quello di rendere più ampi i poteri dei Comuni, capaci di intercettare più velocemente i bisogni. Anche se fino a oggi, la maggior parte dei Comuni non si è ancora attivata per la firma dei Patti per l’inclusione sociale.
Un’altra novità potrebbe riguardare la volontà di favorire i nuclei familiari particolarmente numerosi. Attualmente, il parametro di scala di equivalenza utilizzato (che attribuisce fino a 2.1 er le famiglie numerose, 2.2 nel caso sia presente anche un disabile) penalizzerebbe i nuclei più numerosi: possibile dunque che l’importo del reddito di cittadinanza possa aumentare per queste famiglie.
Un’ultima novità potrebbe riguardare il reinserimento nel mercato del lavoro: sarà necessario infatti eliminare tutti quei fattori che scoraggiano un percettore del reddito a ricercarsi un impiego.
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