Reddito di cittadinanza – non l’hai speso tutto? Taglio del 20% sulla mensilità totale. Da agosto controllare i saldi semestrali
Reddito di cittadinanza. Girava da tempo la voce di un possibile taglio del 20% sulla ricarica successiva se il RdC non è stato speso interamente. Ma solo il 30 giugno è uscita la legge sulla gazzetta ufficiale il decreto attuativo del Ministero del Lavoro.
I benefici economici del reddito di cittadinanza deve essere speso entro un mese dall’accredito, un meccanismo già previsto dall’introduzione del sussidio ma non ancora in atto. Se non vengono spesi tutti entro il 30esimo giorno dall’accredito sarà prevista una riduzione sulla mensilità successiva. Infatti, in base alla cifra non spesa, si andrà incontro ad una riduzione fino al venti percento in meno.
Solo adesso è uscito il decreto attuativo, dopo quasi 18 mesi,grazie a cui vengono fissati i parametri in modo molto dettagliato. E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 giugno 2020, quinci entrerà in vigore il mese successivo, significa che le possibili decurtazioni avverranno dopo agosto, ossia il mese successivo.
Nel decreto si legge che «l’ammontare di beneficio non speso ovvero non prelevato dai beneficiari della Carta RdC, ad eccezione di arretrati, è sottratto nei limiti del 20% del beneficio erogato, nella mensilità successiva a quella in cui il beneficio non è stato interamente speso».
Per sapere in che percentuale si subirà la decurtazione, bisogna confrontare il saldo nell’ultimo giorno di ogni mese. Basterà confrontarlo con il valore del beneficio effettivamente erogato nel medesimo mese. Dal conto non bisogna considera gli arretrati erogati nell’ultimo mese. Maggiore sarà la differenza, maggiore sarà la decurtazione, per un massimo del 20%.
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