Reddito di Emergenza, ecco la procedura per richiederlo

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Comincia a delinearsi sempre di più il Reddito di emergenza, una delle misure più importanti e interessanti tra quelle che saranno comprese nel decreto “Cura Italia” in arrivo ormai nel mese di aprile. Dopo l’annuncio da parte della Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo che la nuova misura dovrebbe riguardare circa 3 milioni di persone, ora a parlare è Pier Paolo Baretta, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha svelato alcuni nuovi, importanti dettagli di questa misura, specificando anche le modalità per presentare la richiesta. Le tante richieste arrivate in questi giorni per il bonus di 600 euro per i lavoratori con partita IVA, stagionali e operai agricoli ha dimostrato l’inadeguatezza del sito INPS a gestire un numero così elevato di accessi e di domande. Ecco perché si sta valutando un metodo alternativo per gli altri aiuti che saranno introdotti dal Governo.

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Come annunciato da Baretta, la misura straordinaria resterà in vigore fino a quando non cesserà la quarantena e la crisi economica che ne è derivata. Verrà riconosciuto dunque un sostegno a quella platea di più deboli che attualmente non percepiscono ammortizzatori sociali come il reddito di cittadinanza. Lo Stato sta per stanziare circa 3 miliardi di euro per un totale di 3 milioni di cittadini che potranno beneficiare del reddito di emergenza. Baretta ha così anticipato una procedura smart che sarà contenuta anche nel decreto Cura Italia. Per la richiesta, infatti, basterà un modulo di autocertificazione, con il cittadino che potrà così dichiarare la sua situazione di necessità di un sostegno economico da parte dello Stato. Un discorso che vale anche per i lavoratori in nero, mentre non è chiaro se nel modulo verrà anche richiesto di indicare la posizione lavorativa precedente allo scoppiare dell’emergenza: un metodo che permetterebbe di scovare il lavoro sommerso.

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Non è stato definito, tuttavia, a chi bisognerà consegnare l’autocertificazione: probabile il supporto dei Patronati, ma bisognerà evitare anche file e assembramenti. Nell’autocertificazione bisognerà dichiarare di non avere né cassa integrazione ne altri sostentamenti. Basterà semplicemente allegare il proprio documento di identità all’autocertificazione. Si ricorda che in caso di falsa dichiarazione, scatteranno le sanzioni rpeviste nella normativa.

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