I tempi per l’erogazione del Reddito di emergenza rischiano di allungarsi sempre di più. La domanda per il sussidio, che varierà dai 400 a 800 euro a seconda della composizione familiare, dovrà essere presentata entro giugno e avrà stretti paletti di ISEE e patrimonio. Ma molto probabilmente il pagamento non arriverà prima di luglio: il Decreto Rilancio infatti non è ancora operativo, perché non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, al punto che il Governo ha potuto apportare delle modifiche in corso.
Le coperture economiche del decreto, realizzate con lo scostamento del deficit, richiedono ancora un difficile lavoro di cesello e la Ragioneria di Stato sta lavorando per definire gli ultimi dettagli e permettere poi la pubblicazione.
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Si ricorda che i soggetti che rientrano nella platea dei beneficiari sono coloro che si trovano in gravi situazioni economiche senza poter beneficiare di altri sussidi. Per aver diritto al sussidio, bisognerà essere residenti in Italia e rispettare i precisi limiti reddituali e patrimoniali: reddito ISEE non superiore a 15mila euro nel mese di aprile 2020, patrimonio mobiliare familiare che nell’anno 2019 deve essere inferiore alla soglia di 10mila euro (cifra che potrà essere incrementata di 5 mila euro fino a un massimo di 20mila per ogni componente della famiglia diverso da quello che presenta domanda).
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La domanda deve essere presentata all’INPS. Non sono ancora state chiarite le modalità di accesso e la prassi da seguire per richiedere il reddito di emergenza, ma è probabile che a breve l’INPS presenterà le linee guida per procedere, principalmente online.