Reddito di Emergenza in tempi brevi?
Con il Decreto maggio, ormai lo sappiamo, arriverà anche il Reddito di Emergenza.
Questo sussidio nasce per aiutare le famiglie che, in questo momento di emergenza dovuta alla pandemia da COVID-19, si trovano in forte difficoltà economica.
Le proposte delle associazioni
Il bonus nasce, quindi, allo scopo di fronteggiare un’emergenza. Proprio per questo, è previsto che i beneficiari possano ricevere il loro pagamento in tempi più brevi rispetti al solito, con poche e semplici mosse, come proposto dalle associazioni ForumDD e ASviS.
Le associazioni, per l’erogazione del REM, chiedono per prima cosa di utilizzare lo strumento di autocertificazione, poi di rimandare la campagna di controlli in un secondo momento.
Non è tutto. Le stesse sono a chiedere anche l’eliminazione dell’Isee come strumento necessario per l’accesso al REM e, inoltre, chiedono che la gestione dei versamenti venga affidata all’INPS.
Reddito di Emergenza con Reddito di Cittadinanza
Il REM, oltretutto, potrà essere riconosciuto anche a chi percepisce già il Reddito di Cittadinanza, se si rispettano i requisiti necessari, come una sorta di integrazione al reddito.
Al contrario di quanto richiesto da ForumDD e ASviS, sembra che la bozza del Decreto maggio che in questi ultimi giorni sta circolando, richieda un Isee pari a 15mila euro per poter richiedere il sostegno economico.
A conferma, invece, delle proposte delle associazioni, far gestire il Reddito di Emergenza dall’INPS potrebbe essere la cosa più giusta da fare per accelererare i tempi.
Oltretutto, ne beneficerebbero anche coloro che percepiscono anche il RdC, e vi spieghiamo il perchè.
L’INPS conosce tutte le cifre che ogni beneficiario percepisce mensilmente per il Reddito di Cittadinanza, quindi, pagare anche l’integrazione non costerebbe nulla e si rivelerebbe molto più facile per l’INPS – che, appunto, ha già tutti le informazioni necessarie alla mano – che per chiunque altro.
Il tutto, senza tempi di attesa infiniti richiesti, generalmente, per la registrazione con l’inserimento dei dati – sempre che non siano sbagliati, altrimenti i tempi si prolungherebbero ulteriormente – l’attesa della risposta che informi sullo stato di lavorazione della domanda, l’esito della richiesta, e i tempi di attesa per vedere l’accredito ricevuto.
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