Reddito di Emergenza: al via 67mila assegni
Sono arrivati, in questi giorni, i primi pagamenti relativi al Reddito di Emergenza: l’INPS ha mandato in pagamento i primi 67mila assegni.
Le domande presentate, in tutto, sono circa 245mila, rispetto alle 850mila previste inizialmente. Di queste, ben 39mila già respinte a causa della DSU non valida. Troppo poche le domande per questo tipo di sussidio che e, se non dovessero aumentare, il REM potrebbe essere considerato un flop.
Ricordiamo che, per nuclei composti da due adulti, due minorenni e uno dei componenti con disabilità, l’importo può arrivare fino a 840 euro al mese, per i due mesi.
Il limite massimo, in condizioni di normalità, è di 800 euro per le famiglie più numerose e il minimo è di 400 per i nuclei monocomponenti.
Il REM è un flop?
Come spiegato sopra, le domande complessive pervenute all’INPS per l’ottenimento del Reddito di Emergenza, hanno deluso parecchio.
La domanda per il sussidio va presentata entro la data ultima del 30 giugno.
Se entro questa data, le richieste non dovessero aumentare, si andrebbe incontro a un flop della misura. Forse i requisiti sono troppo rigidi?
Tra i requisiti, ricordiamo la necessità di una DSU valida, il reddito Isee non superiore ai 15mila euro e il patrimonio mobiliare fino a 10mila o 20mila euro, in base al numero dei componenti. Oltretutto, il Reddito di Emergenza è incompatibile con tutte le altre forme di sostegno economico.
Come fare domanda?
Come già anticipato, le domande si potranno presentare fino al 30 giugno attraverso il sito dell’INPS tramite PIN, SPID, CNS e CIE, oppure tramite i servizi offerti dai Patronati.
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