Il REM è la misura provvisoria di sostegno economico, erogata dall’INPS, e istituita nello scorso mese di maggio, quando in piena crisi causata dal Covid-19, il Governo la inserì nel Decreto Rilancio a favore dei nuclei familiari che si erano venuti improvvisamente a trovare in difficoltà.I beneficiari sono infatti coloro che se pur svolgono attività quotidiane o saltuarie non possiedono un reddito stabile.
Il REM all’origine aveva come obbiettivo l’erogazione di sole due mensilità, giugno e luglio 2020. Successivamente il Decreto Agosto, ha prorogato il REM anche per il mese di settembre. In verità, ancora adesso molti beneficiari sono in attesta della terza rata, quando si è già definita la seconda proroga di due mesi.
Essendo che chi percepisce il reddito di cittadinanza non può richiedere il rem e viceversa,questa proroga del Rem può rappresentare un’interessante opportunità di percepire un sussidio economico anche per chi in novembre o dicembre sarà in attesa di rinnovare il Reddito di Cittadinanza scaduto al termine dei 18 mesi. Se il percettore di reddito di cittadinanza ha il sussidio in scadenza, e il mese di pausa necessario alla sua riattivazione, a seguito di domanda, cade in novembre o dicembre, per quella finestra temporale potrà fare richiesta di REM. Otterrà così una mensilità di REM in attesa della regolare ripartenza del Reddito di Cittadinanza.
I percettori di Pensione di Cittadinanza non possono mettere in atto questa strategia, in quanto alla scadenza dei 18 mesi la misura di sostegno si rinnova automaticamente, senza la finestra temporale di un mese sospensione.
Come per il RdC, il Rem è una prestazione a favore del nucleo familiare e non al singolo richiedente. L’accoglimento della domanda di beneficio è vincolata alla presenza di alcuni requisiti :
-il componente del nucleo familiare che fa richiesta del sussidio deve essere cittadino italiano
mentre il valore del reddito familiare riferito al mese di settembre 2020 deve essere inferiore alla quota potenzialmente spettante del beneficio.
-il requisito Isee non può essere superiore ai 15 mila Euro
-il valore del patrimonio immobiliare familiare, con riferimento al 2019, deve essere inferiore ai 10 mila Euro, incrementabili di 5 mila Euro per ogni componente familiare oltre al richiedente, fino al raggiungimento della soglia massima di 20 mila Euro. In presenza di soggetti disabili e non autosufficienti all’interno del nucleo familiare, il Decreto Rilancio prevede l’incremento di ulteriori 5 mila Euro per ciascuno di essi.
Il Reddito di Emergenza non viene erogato a favore di nuclei familiari in cui uno o più componenti hanno percepito, o stanno percependo indennità Covid-19, ovvero i sostegni economici a favore di categorie di lavoratori le cui attività lavorative sono state colpite dall’emergenza sanitaria.
Stiamo parlando dei liberi professionisti titolari di partita IVA, lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali artigiani, commercianti e coltivatori diretti, lavoratori del settore agricolo, dello spettacolo, i marittimi, gli intermittenti, gli stagionali del turismo e stabilimenti balneari, lavoratori domestici, autonomi privi di partita IVA, lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e gli incaricati alle vendite a domicilio.
A quanto ammonta il di Reddito di Emergenza INPS
Per quanto concerne l’importo in euro,all’aumentare del numero di componenti aumenterà anche l’importo percepito.
Si parte dal minimo di 400 Euro per il nucleo composto da una sola persona, fino ad arrivare al massimo di 800 Euro erogato a favore del nucleo composto da tre adulti e due minori. In presenza di componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienti, la scala di equivalenza prevede un ulteriore aggiustamento, portando l’importo massimo erogabile dall’INPS a 840 Euro.
Il riconoscimento delle quote delle mensilità di novembre e dicembre sarà effettuato nel limite di spesa dei 452 milioni di Euro stanziati dal Governo per la proroga del REM.
Come proporre richiesta ?
Chi ha presentato domanda a settembre per ricevere la mensilità di ottobre, le due mensilità di novembre e dicembre verranno erogate automaticamente d’ufficio dall’INPS. Non è necessaria alcuna azione per ottenere l’accredito dei due importi sul proprio Iban in quanto tutto avverrà automaticamente.
Per tutti gli altri soggetti che non hanno presentato istanza a settembre, sarà necessario inoltrare domanda telematica all’INPS tramite il modello predisposto sul sito web entro il 30 novembre 2020. A oggi l’accesso alla procedura non è ancora disponibile, ma sarà l’Inps a darne comunicazione ufficiale mediante circolare.
La domanda di REM potrà essere inoltrata autonomamente accedendo al portale INPS con le proprie credenziali, oppure rivolgendosi a un CAF, patronato o intermediario autorizzato.
Sulla base delle precedenti erogazioni, l’indennizzo dovrebbe avvenire entro 30-35 giorni dal giorno di accettazione della domanda di REM,
Lo scarso successo del Reddito di Emergenza
L’obiettivo iniziale del Governo era di raggiungere 2 milioni di persone. Il REM avrebbe dovuto cioè sostenere, almeno in parte, le necessità di tutti i nuclei familiari rimasti tagliati fuori dalle altre misure di sostegno attivate a seguito della crisi epidemiologica.
Già alla prima scadenza di presentazione delle domande, prorogata dal 30 giugno al 31 luglio, la platea dei potenziali beneficiari si attestò a quota 500 mila, mentre il Governo aveva preventivato almeno 850 mila domande. Lo stesso Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, confermò 457 mila istanze, oltre la metà delle quali respinte in quanto incomplete e prive dei requisiti richiesti e prescritti ai fini del riconoscimento . A luglio i nuclei familiari che avevano beneficiato del REM erano poco più di 200 mila, concentrate in gran parte in Sicilia, Campania e Lazio.
L’ insuccesso del Rem è stato attribuito a:
-un difetto della scala di equivalenza che va a penalizzare le famiglie numerose rispetto ai nuclei familiari piccoli, difetto peraltro presente anche nel RdC, per cui risulta un metodo sproporzionato ed iniquo;
(ad esempio un nucleo familiare di 6 persone percepisce 900 euro circa mentre un nucleo familiare di una sola persona ne percepisce la metà ,nonché 400 euro).
-Si è detto anche che forse il REM non è stato adeguatamente pubblicizzato dal Governo, e che quindi lo scarso numero di domande è stato causato dalla mancata conoscenza di cui tutti avrebbero dovuto avere notizia.
-Secondo altri trattandosi di una misura provvisoria non riuscirebbe a far presa nelle famiglie.
– inoltre molti pur essendo in difficoltà economiche o disconoscendo la propria condizione patrimoniale temono dei svantaggi economici in seguito all’accettazione di un aiuto economico.