A partire da ieri, la procedura per richiedere il Reddito di Emergenza è ufficialmente attiva. Il sussidio è stato definito dalla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo come “un aiuto concreto per 2 milioni di cittadini messi ancor più in difficoltà dal Coronavirus e che ora potranno ricevere fra i 400 e gli 800 euro al mese” e, dopo aver effettuato l’autenticazione al servizio, sono consultabili online i manuali che forniscono le indicazioni per una corretta compilazione della domanda.
Alle famiglie in difficoltà e prive di altri sussidi viene così riconosciuta una forma di sostegno straordinaria, erogata in due quote dal valore compreso tra i 400 e gli 800 euro (salvo la presenza in famiglia di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, che potranno arrivare fino a 840 euro). Il nucleo familiare deve avere un ISEE non superiore ai 15mila euro e sono esclusi dal sussidio i beneficiari di Reddito di cittadinanza e pensionati, mentre le giacenze del patrimonio finanziario non devono superare i 10mila euro per un single (anche se il limite viene rimodulato in base al numero di figli e alla presenza di componenti disabili). Per richiederlo, ci si può rivolgere anche a Can e Patronati.
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Nel nuovo decreto, sono stati introdotti anche i bonus domestici, destinati ai lavoratori domestici non conviventi con i propri datori di lavoro con durata complessiva dei rapporti di lavoro superiore a 10 ore settimanali. Il sussidio è del valore di 500 euro mensili e può essere incassato in una soluzione unica per i due mesi previsti. Il bonus non è comunque cumulabile con pensioni, reddito di cittadinanza o reddito di emergenza. Si potrà richiedere o in via telematica sul sito INPS oppure presso gli intermediari autorizzati. La norma in realtà non nulla sul caso di domestici regolarmente pagati anche se non hanno lavorato nei mesi del lockdown. In questi casi, almeno in linea teorica, colf e badanti potrebbero accedere al beneficio.
Si ricorda che il Decreto Rilancio ha anche previsto per la mensilità di aprile la conferma del bonus 600 euro per coloro che ne avevano già beneficiato in riferimento a marzo (salvo i lavoratori agricoli, che riceveranno un bonus da 500 euro). Questi pagamenti sono già in corso e a maggio potrebbero alzarsi a 1000 euro, ma soltanto per alcune tipologie di lavoratori a condizione che si trovino in effettivo stato di bisogno con calo dei ricavi per i professionisti e perdita del lavoro per i lavoratori dipendenti.
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Il bonus non è stato riconosciuto anche per i lavoratori agricoli, in ragione del fatto che la crisi non ha interessato tale settore. In questo caso si attende ancora una data per le istruzioni operative, mentre dovrebbero arrivare nella settimana del 3 giugno le istruzioni per il rinnovo del bonus baby sitter, ora valido anche per centri estivi.