Agosto mese di approvazioni in Regione, finalmente dopo 20 anni dal suo primo esordio si chiude un ciclo e si volta pagina
di Francesca Giarratana
Approvato il Piano Territoriale Paesistico Regionale
Al termine di una sessione d’Aula durata tre giorni alle 6:00 del mattino, al termine di una seduta notturna e con le contestazioni sulle modalità e sui tempi dei lavori da parte dei FdI e M5S. arriva l’approvazione del Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr). Si tratta di uno strumento fondamentale per garantire regole chiare nella gestione del territorio attraverso cui coniugare paesaggio e patrimonio.
Fine modulo“La nostra è la quinta regione italiana ad approvare in Consiglio il Piano paesaggistico a dimostrazione dell’impegno di tutti quanti per raggiungere gli importanti obiettivi prefissati in questi cinque anni di governo –parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: nel Lazio si volta pagina compiendo un salto di qualità in un settore strategico per lo sviluppo del nostro territorio consentendo di soddisfare le richieste di amministratori locali, operatori economici, associazioni ambientaliste e cittadini. E allo stesso tempo portiamo a compimento uno dei punti programmatici più importanti che avevamo prefissato all’inizio di questa legislatura”.
Il voto è arrivato dopo una maratona notturna iniziata poco prima dell’una, quando l’assessore regionale Massimiliano Valeriani ha presentato quattro subemendamenti che hanno interamente sostituito alcune parti del corposo provvedimento (tra cui le norme tecniche e le osservazioni), facendo decadere circa 2000 emendamenti. Le modalità e i tempi dei lavori d’Aula hanno suscitato le proteste dei gruppi consiliari del Movimento 5 stelle e di Fratelli d’Italia, che hanno criticato, in particolare, l’esiguo tempo concesso per esaminare gli ultimi quattro subemendamenti, presentati alla ripresa dei lavori (all’una di notte) dopo 11 ore di interruzione.
Il Ptpr, redatto secondo i contenuti della Legge regionale 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico), è un piano paesaggistico che sottopone a specifica normativa d’uso l’intero territorio della Regione Lazio con la finalità di salvaguardare i valori del paesaggio. Il Ptpr approvato sostituisce i Piani territoriali paesistici (Ptp) attualmente vigenti, costituendo un unico piano paesaggistico per l’intero ambito regionale, con l’unica eccezione della parte di territorio relativa al “Piano Valle della Caffarella, Appia antica e Acquedotti”. Le norme del piano sono sovraordinate alla pianificazione urbanistica delle Province e dei Comuni e offrono un riferimento cartografico univoco e completamente informatizzato per l’individuazione e la perimetrazione dei beni paesaggistici. Le sue previsioni sono anche direttamente efficaci e conformative dei diritti di terzi, prevalendo sugli strumenti urbanistici vigenti.
Tra i numerosi documenti allegati al Piano, le norme tecniche possono essere considerate la parte centrale del provvedimento, perché hanno natura prescrittiva e contengono le disposizioni generali, la disciplina di tutela e di uso dei singoli ambiti di paesaggio con l’individuazione degli usi compatibili e delle azioni ammesse. Contengono, inoltre, le modalità di tutela delle aree protette per legge, le modalità di tutela degli immobili e le aree del patrimonio identitario regionale, gli indirizzi volti a realizzare lo sviluppo sostenibile delle aree interessate.
Arriva anche il commento dell’Assessore all’urbanistica Massimiliano Valeriani, che dice:
“Al termine di una lunga seduta, questa mattina abbiamo approvato il Piano paesaggistico del Lazio. Uno strumento atteso da oltre venti anni, che disciplina in modo chiaro e univoco l’uso del territorio regionale. Una grande soddisfazione aver guidato nel corso di questi mesi la redazione e la condivisione di un atto fondamentale voluto dell’Amministrazione Zingaretti per la tutela e lo sviluppo sostenibile del Lazio. Siamo tra le cinque regioni italiane ad aver approvato il PTPRr. Un grande traguardo per tutti i Comuni, gli operatori del settore e i cittadini”.
Pubblicato nell’edizione di Settembre 2019 – Pag.6