Nicola Zingaretti, il Presidente della Regione Lazio, ferma lo sport individuale per ulteriori altri due giorni
Questo è quanto si legge nell’ordinanza emanata il 2 maggio per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019.
Il testo dell’ordinanza
Consentita, dal 6 maggio, l’attività motoria e sportiva all’aperto in forma individuale, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. È consentito per tali attività lo spostamento individuale solo in ambito provinciale. Esclusivamente per lo svolgimento in forma amatoriale di pesca sportiva da terra in acque interne e in mare è autorizzato lo spostamento nell’intero ambito regionale, al solo scopo di consentire il raggiungimento del litorale marittimo» “
Le differenze dal DPCM originale
6 maggio e non 4 maggio, come invece previsto dal decreto emanato dal Governo lo scorso 26 aprile. Decreto del Viminale che ha subito delle modifiche e manifesta peculiarità diverse nella Regione Lazio.
La prima differenza è quella legata, appunto, alla proroga del divieto di sport individuale per altri due giorni. Decisione che ha suscitato perplessità nel Movimento Cinque Stelle e che ha “sorpreso” anche Dario Pulcini, Assessore alle Politiche Ambientali del V Municipio.
L’annuncio al Municipio V
Il prolungamento del divieto per altri due giorni non è il solo aspetto “irragionevole” della delibera che viene sottolineato dall’Assessore Pulcini.
A colpire quest’ultimo, sono state anche le scelte prese con l’ordinanza dello scorso 24 aprile. Scelte in controtendenza rispetto a quanto consentito dal Governo.
Pulcini ha infatti affermato: “L’altro aspetto che mi lascia completamente perplesso è che da un lato Zingaretti prolunga lo stop all’allenamento individuale per altri due giorni, ma dall’altro ha concesso, già dallo scorso 24 aprile, la possibilità di andare a fare manutenzione alle proprie barche da parte del marinaio o del proprietario sul territorio regionale”. Nell’ordinanza regionale dello scorso 24 aprile si legge infatti: “è consentito lo spostamento, nell’ambito del territorio regionale, all’interno del proprio comune o nei comuni dove sono i natanti o le unità diporto di proprietà, per lo svolgimento, per non più di una volta al giorno, delle sole attività di manutenzione, riparazione, e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene, da parte dell’armatore, del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro”.
Il commento
L’Assessore del Municipio V , ha quindi commentato: “Il diverso trattamento riservato ai proprietari delle proprie barche mi fa pensare ad un atteggiamento di favoritismi messo in campo dal Presidente della Regione Lazio. Zingaretti non smette di stupirci con scelte illogiche e diversificate a seconda della categoria che si trova davanti. Il concedere la libertà di circolazione fra province con numeri di contagi differenti, nonostante il pericolo di diffusione del virus, ad una categoria piuttosto che ad un’altra mi fa pensare che il Presidente si sia lasciato convincere dal pressing esercitato da alcuni “settori”, applicando norme diversificate e realizzando, di fatto, una disparità di trattamento. Quello messo in campo da Zingaretti è il tipico atteggiamento della vecchia politica che tende ad ascoltare e accontentare alcune persone per un eventuale tornaconto futuro. Non sapevo, infatti, che la manutenzione della propria barca fosse un bene di prima necessità”.
Sempre in ambito “marittimo”, dal 6 maggio, si legge, viene consentito lo spostamento all’interno dell’intero territorio regionale per lo svolgimento della pesca sportiva in forma amatoriale.
Infine Pulcini si è soffermato anche su questo aspetto, poco chiaro e corretto, a suo avviso. L’Assessore del V Municipio ha infatti detto: “Viene consentito solamente ai pescatori amatoriali di potersi spostare, da mercoledì, da provincia a provincia, su tutto il territorio regionale. L’aspetto che mi lascia basito è che viene concessa questa libertà di spostamento unicamente a questa categoria. Per le altre forme di sport, nonchè per tante altre attività, ci si potrà spostare, infatti, solo nel proprio territorio provinciale, mentre per motivi di pesca si può andare in giro per tutta la Regione.
Queste continue differenze che vengono poste, rispetto al decreto nazionale, non fanno altro che alimentare confusione e incertezza, in una continua corsa all’interpretazione della legge. Il Governatore della Regione Lazio ha perso l’ennesima occasione per collaborare e per dimostrare di lavorare nella stessa direzione e con gli stessi tempi di Governo e Comune per il bene di tutta la cittadinanza, senza preferenze o trattamenti di favoritismi a scapito di altri”.
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