di Antonio Di Stefano
“5G – Scegliamo il futuro in Comune” è il convegno che ha avuto luogo lo scorso 4 febbraio presso la Biblioteca “Altiero Spinelli” della Regione Lazio. L’evento ha approfondito, oltre agli aspetti normativi, le professionalità e gli strumenti di cui dovranno dotarsi i Comuni per coglierne appieno le potenzialità tecnologiche, anche i risvolti di sicurezza e salvaguardia della salute al centro del dibattito che attualmente coinvolge l’opinione pubblica nazionale.
Il confronto, promosso da ANCI Lazio, ha avuto lo scopo di informare amministratori e cittadini su quello che è un tema caldissimo in questo periodo, che vedrà la tecnologia del 5G diventare una realtà nei prossimi anni. “Il tema del 5G – ha spiegato il Presidente di ANCI Lazio, Riccardo Varone – sta prendendo piede a livello nazionale, un tema che però va a coinvolgere soprattutto i territori. I sindaci sono in prima linea per dare le risposte che i cittadini cercano. Come ANCI Lazio vogliamo fornire un servizio di supporto e approfondimento sulle istanze che amministratori e cittadini ci portano all’ attenzione. Penso che bisogna dare maggiori strumenti agli amministratori locali, perché questa realtà è da una parte fautrice di innovazioni importanti in città “smart”, che vedranno un concreto miglioramento nella sicurezza e nello stile di vita dei cittadini, dall’altra tutto questo si scontra con la preoccupazione di molti che, non avendo una sicurezza oggettiva sul tema, riversano sui sindaci e sulle amministrazioni queste preoccupazioni. ANCI Lazio – continua Varone – deve porsi come soggetto informatore, portando avanti iniziative volte all’ analisi, all’ informazione e punto di riferimento per tutti gli amministratori che necessitano degli strumenti per capire meglio e far capire meglio questo tema”. E’ intervenuta anche Marzia Minozzi di Asso Telecomunicazioni “Il progresso del 5G non può essere ostacolato da timori infondati riguardo a presunti rischi sanitari. L’Istituto Superiore di Sanità ha confermato che non c’è alcuna evidenza scientifica che le reti radio 5G siano in qualche modo dannose per la salute, entro le soglie di campo elettromagnetico stabilite dalle linee guida internazionali e dalle norme di legge italiane. Nel futuro ci attendono città intelligenti e più a misura di cittadino, con la possibilità di gestire in modo ottimizzato e integrato il trasporto, nonché una sanità più vicina ai pazienti. Tutto questo senza dimenticare l’ambiente e gli obiettivi di sostenibilità dell’agenda ONU 2030”. Non è mancato il contributo dell’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, Paolo Orneli, che ha sottolineato come “le amministrazioni devono prepararsi al meglio per dare la possibilità a tutti i cittadini di acquisire quella sicurezza necessaria per capire le ragioni di questa tecnologia. La Regione Lazio sta portando avanti una campagna di screening e monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico, così da avere una visione chiara, seria e reale della situazione nei nostri territori, un atteggiamento sicuramente rispettoso di tutte le visioni che siano pro e contro. Il 5G deve avere come fine ultimo il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e noi, come amministratori, dobbiamo dare gli strumenti necessari perché questo miglioramento non sia totalmente sconosciuto”. Una tavola rotonda tra favorevoli e contrari dove sono emerse le potenzialità di questa nuova realtà tecnologica, in una serie di relazioni tecniche che hanno dato una indicazione importante fornendo anche i dati più interessanti riguardanti la salute dei cittadini.