Regione Lazio, il Piano triennale per il contrasto allo spopolamento

La Giunta regionale del Lazio approva la proposta dell’Assessora Luisa Regimenti e delibera il Piano triennale per la riqualificazione dei piccoli Comuni. Un contributo di un milione e trecentomila euro destinato ai Comuni con meno di duemila abitanti per incentivare la residenzialità e contrastare lo spopolamento. La misura interessa il periodo 2022-2024, già approvato con la DGR n. 922/2022. la misura licenziata alla fine dello primo trimestre dell’anno è tesa al mantenimento delle residenze nei piccoli centri, dove il fenomeno dello spopolamento è maggiormente marcato.

I beneficiari

L’iniziativa prevede l’erogazione di un contributo economico una tantum, pensato per sostenere la natalità e il supporto alle famiglie residenti nei piccoli comuni del Lazio. Nella delibera vengono stabilite le modalità con cui queste risorse saranno distribuite ai piccoli Comuni, affinché possano poi essere destinate alle famiglie. I destinatari sono i nuclei familiari residenti in Comuni con meno di duemila abitanti e che abbiano figli minori di tre anni. Oppure quelle famiglie che registrano nascite entro il 31 dicembre 2024. Inoltre, il contributo sarà disponibile anche per le famiglie che si trasferiranno in questi comuni e vi manterranno la residenza e la dimora abituale per almeno cinque anni.

Il commento dell’assessora Regimenti

L’assessora agli Enti locali, Regimenti ha precisato la natura del provvedimento. “Abbiamo voluto introdurre questa novità nel Piano triennale dei piccoli Comuni, utilizzando risorse stanziate nel Bilancio 2024-2026. Rispondendo così a una richiesta dei sindaci di questi Comuni. Nel Lazio sono 167 i Comuni che rientrano in questa categoria, ovvero più di un terzo del totale”. L’assessora ha tenuto a precisare che questi territori “affrontano specifiche necessità legate all’isolamento geografico, difficoltà di collegamenti e limitato accesso ai servizi. Sono proprio queste le condizioni che favoriscono il fenomeno dello spopolamento”.

Migliorare i servizi locali

Poi Regimenti ha ricordato i dati dell’ISTAT che evidenziano come tra il 2019 e il 2022, la popolazione residente in questi Comuni sia diminuita di circa 3.000 persone. “Se non interveniamo, rischiamo di vedere scomparire interi borghi, che rappresentano il cuore delle nostre radici culturali. Il bonus per la residenzialità è solo uno degli strumenti previsti dal Piano Triennale. Il Piano infatti, dispone di quasi tre milioni di euro per migliorare i servizi, promuovere il turismo locale, valorizzare i prodotti tipici e creare spazi di coworking”, ha concluso l’assessora.

Un fenomeno evitabile

Lo spopolamento interessa tutte le regioni d’Italia, poiché nella stessa Regione flussi di persone si trasferiscono da un’area all’altra per la “povertà” di servizi e di opportunità. Quando a livello locale non ci sono prospettive gratificanti o addirittura diviene complessa la conduzione della normale vivibilità, i cittadini optano per il trasferimento altrove. Sono questi piccoli grandi interventi che incentivano alla permanenza nella zona e gli amministratori locali e regionali devono attivarsi per continuare a favorirne la diffusione.

Foto consigliamidove.it