” In Cassazione uno spezzone del processo Rigopiano “
La Suprema Corte discuterà il 23 Febbraio 2022 l’appello del P.M. avverso l’annullamento operato dal Tribunale del Riesame di Pascara del sequestro dello stipendio dell’ing. Paolo D’Incecco.
Le parti civili difese dall’avv. Romolo Reboa e dagli altri legali del Reboa Law Firm (avv.ti Gabriele Germano, Maurizio Sangermano, Massimo Reboa e Silvia Rodaro) avevano ottenuto dal GUP Paolo Sarandrea il 23 Luglio 2021 il sequestro preventivo dello stipendio dell’imputato ing. Paolo D’Incecco, oggi dirigente della Regione Abruzzo.
Con ordinanza del 24/28 Settembre 2021 il Tribunale per il Riesame di Pescara, presieduto dalla dr.ssa Rosanna Villani, aveva annullato il provvedimento di sequestro, ritenendo che lo stesso fosse privo di una « autonoma valutazione da parte del Giudice delle Indagini Preliminari dei requisiti normativi previsti per l’adozione della misura ».
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Di fronte a tale decisione del Tribunale per il Riesame, l’avv. Romolo Reboa ed i suoi colleghi difensori delle parti civili avevano presentato il 30 Settembre 2021 una nuova richiesta di sequestro al GUP, dr. Paolo Sarandrea, chiedendo un nuovo provvedimento, integrato nella motivazione.
Il giorno successivo a tale richiesta, i P.M. titolari del procedimento, Andrea Papalia e Anna Benigni hanno ritenuto di impugnare per Cassazione la decisione del Tribunale per il Riesame.
« A Febbraio, per la prima volta, il processo Rigopiano esce dall’Abruzzo per essere esaminato dalla Suprema Corte, sia pure con riferimento ad una misura reale nei confronti di un solo imputato» ha dichiarato l’avv. Romolo Reboa « io ed i colleghi difensori delle parti civili che avevano ottenuto il sequestro saremo presenti nella Camera di Consiglio di P.zza Cavour per far sentire la voce delle vittime anche tra quelle spesse mura romane ».