Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nella giornata di ieri, giovedì 4 luglio, ha trascritto 3 certificati di nascita esteri con due mamme. “Continuerò a trascrivere questi certificati” ha detto il sindaco. “Se si ha a che fare con la via delle persone non si può esitare”. Ha poi sottolineato: “Le sentenze hanno confermato la correttezza del nostro operato, quindi su questa strada continueremo ad agire”.
Una battaglia di Gualtieri
Andrea Catarci
L’assessore ha poi aggiunto che quest’ultima trascrizione di atti di nascita formati all’estero di 3 bambini con 2 mamme, va a segnare un ulteriore passo avanti in questa battaglia di civiltà. “Altri ce ne saranno – dice poi Catarci – con quelli di oggi siamo a 7 atti che hanno tutelato 9 bambine e bambini”. Ringrazia poi gli ufficiali di anagrafe per il lavoro preparatorio e Marilena Grassadonia, coordinatrice dell’ufficio diritti lgbt +, “per la preziosa regia”.
Marilena Grassadonia
La coordinatrice dei diritti Lgbt+ ha dichiarato: “Dopo un Roma Pride meraviglioso che ha visto protagonista la nostra città, continuiamo a percorrere la strada che abbiamo scelto. Quella dei diritti. Con la trascrizione di oggi, il sindaco Gualtieri ha dato seguito all’impegno assunto verso la comunità lgbtqia+ e verso la città. Grassadonia si è detta orgogliosa e soddisfatta del lavoro che portato avanti dall’Ufficio Diritti LGBT+ e dall’amministrazione. “Un lavoro animato da chiara responsabilità politica”.
“Episodi di intolleranza e discriminazione sono sempre più frequenti, ed è importante prendere posizione in maniera fattiva e non solo a parole. Noi lo stiamo facendo anche grazie alla preziosa collaborazione con le tante realtà associative cittadine che insieme all’amministrazione forniscono competenza e servizi a tutta la cittadinanza”. Ha così concluso la coordinatrice.
Nella foto di copertina, tratta da gay.it: Marilena Grassadonia
Foto interne di Roberto Gualtieri e Andrea Catarci, tratte da: comune.roma.it