I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Roma Casilina hanno individuato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, J.M.A classe 2001, di origini tunisine – con cittadinanza italiana acquisita di recente – ritenuto responsabile dell’omicidio di Umberto Ranieri, in arte Nniet Brovdi, avvenuto a Roma, Largo Preneste lo scorso 17 marzo. L’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, caratterizzata dai pochi elementi indiziari acquisiti dalle testimonianze di alcuni presenti, si è basata principalmente: sulla analisi dei filmati di 30 telecamere di circuiti di videosorveglianza installati nei pressi del luogo in cui si è verificato l’evento e sui mezzi pubblici in transito negli orari compatibili con quello in cui si è verificato l’evento; sullo studio di oltre 70.000 record di telefonate e servizi messaggistica vari, registrati da diversi ponti ripetitori installati in diversi punti della Capitale; su una approfondita analisi di social media intelligence. Il complesso metodo investigativo adottato ha consentito di concentrare l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia Casilina nei confronti di un gruppo di persone, costituito dall’indagato, dalla fidanzata di origini kossovare e da un’amica di quest’ultima di origini romene.
Ulteriori attività svolte hanno inoltre permesso di individuare elementi probatori a carico del ragazzo fermato, ritenuto materialmente l’autore del pugno in pieno volto subito dal Ranieri.
In particolare, è emerso che il ragazzo aveva colpito l’uomo al termine della degenerazione di un alterco nato in seguito all’invito rivolto dal Ranieri al gruppo di giovani, affinché non sporcassero il luogo in cui stavano consumando una bustina di semi di girasole.
L’arrestato, in attesa dell’udienza di convalida, è stato tradotto presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli.