Roma, aule al freddo, dal Comune penale a società che gestisce riscaldamento

Lezioni al freddo nelle aule della Capitale, salgono le proteste dei genitori per i termosifoni spenti da giorni. Il Comune ha agito di conseguenza ed ha inflitto 900mila euro di penale (il 2% del contratto) alla società incaricata della gestione del servizio di riscaldamento.

Assessora Segnalini

L’assessora ai Lavori pubblici del Comune, Ornella Segnalini ha definito “intollerabile che diverse scuole siano rimaste chiuse perché non c’erano i riscaldamenti”. Il problema è scoppiato nelle ultime settimane, quando le temperature sono scese di diversi gradi e alcune scuole sono rimaste chiuse per assenza di riscaldamento. Altre hanno osservato orari ridotti e gli studenti hanno dovuto attrezzarsi con coperte portate da casa. Le accuse dei genitori al Comune sono di scarsa vigilanza sulla gestione della società che ha in appalto il riscaldamento nelle scuole.

Monitoraggio

Nel corso di una commissione capitolina Scuola-Lavori pubblici, Segnalini ha fatto il punto sulla situazione. “Siamo ora in grado di accedere al database di monitoraggio degli impianti delle scuole e vedere in tempo reale gli eventuali guasti. Lo avevamo richiesto da tempo, ma quando sono iniziati i problemi, da metà novembre non ci era ancora permesso accedere a questi dati in tempo reale. Siamo infatti venuti a conoscenza dei disagi nella tarda mattinata, quindi il tempo per l’intervento era molto ridotto”. “Adesso – ha proseguito l’assessora – possiamo monitorare direttamente la condizione e gli interventi da effettuare. I guasti non sono del tutto scomparsi, ma la situazione è in via di risoluzione”.

Le attese e la verifica del buon esito della risoluzione, sottolinea l’assessora, sono per il 7 gennaio, quando le scuole riapriranno dopo la pausa natalizia. Segnalini ammonisce: “Si può sbagliare una volta, due no”. Per garantire un rientro al caldo, si riaccenderanno i riscaldamenti almeno 3-4 giorni prima del 7 gennaio, così da tenere tutto sotto controllo.

Foto d’archivio tratta da: casertanews.it