Al V Municipio della Capitale c’è un luogo dimenticato dove, per troppo tempo, hanno regnato la paura, il degrado e l’illegalità. Un posto dove il tempo sembrava essersi fermato nel silenzio assordante dell’abbandono. Il Borghetto degli Artigiani, in via dell’Acqua Bullicante, non solo un quartiere, ma una macchia nel Municipio.
Un tempo culla dell’ingegno e dell’operosità, oggi in totale degrado
Col passare degli anni era divenuto luogo di abusi, occupazioni illegittime, traffici loschi e disperazione. Un margine invisibile della capitale, dimenticato da chi avrebbe dovuto proteggerlo. Ma ieri mattina, martedì 22 aprile, qualcosa è cambiato, il tempo si è rimesso in moto. Le ruspe sono entrate in scena, abbattendo i primi edifici abusivi, dei quali la criminalità organizzata ne gestiva il controllo.
Demoliti manufatti abusivi
Il fragore delle macerie che si sgretolano ha lacerato l’immobilità di anni con un messaggio chiaro: Roma non piega la testa all’illegalità. La regia di questo recupero urbano vede in primo piano le istituzioni al completo.
A guidare questa simbolica riconquista, i rappresentanti delle istituzioni. L’assessora ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini. Il presidente del V Municipio, Mauro Caliste. Gli assessori municipali Maura Lostia e Edoardo Annucci.
Le demolizioni sono la prima fase dell’operazione, seguirà poi la bonifica dell’amianto e, infine, il sogno: la nascita di un parco pubblico di 12.000 metri quadrati. Un’oasi verde che sorgerà proprio là dove per anni ha dominato il vuoto.
Un progetto rimandato da tempo
Troppe volte questo intervento necessario ha subito rinvii e rimandi. Ora, finalmente l’azione corale di Capitale e Municipio hanno avviato il corso del recupero urbano. Il commento di Caliste, Lostia e Annucci è carico di entusiasmo: “È il primo passo, ma è anche quello decisivo. Interrompe lo status quo e ridà ai cittadini il diritto di pensare un domani diverso”.
Una lotta continua
Ancora pochi giorni fa, lunedì 14 aprile, i carabinieri avevano di nuovo proceduto allo sgombero dell’area, trovando venti occupanti abusivi. Un monito chiaro: il tempo dell’attesa è finito. È tempo di ricostruire. Di restituire ordine, sicurezza, dignità.
Stanziamenti
Un milione di euro è stato già stanziato per rendere questo sogno realtà. E sarà la comunità stessa a decidere come modellarlo, grazie a un percorso partecipato che restituirà voce e potere a chi finora ha avuto solo silenzio.
Foto tratte dalla pagina Facebook: Caliste presidente Municipio V