Roma capitale dell’insicurezza, e con “un clima da far West ”

Foto di Dimitri Baret da pexels (Scritta inserita da AnZa).

Molti incontri si sono svolti nel V Municipio tra le istituzioni municipali, il Prefetto e i cittadini, tutti eventi di grande importanza e rilievo. Dopo i tragici fatti di Ponte di Nona, dove la signora Caterina Ciurleo, di 81 anni, è stata colpita a morte da un proiettile vagante, la tensione tra le istituzioni è cresciuta, aumentando la preoccupazione dei cittadini.

Angelo, un cittadino di Tor Sapienza, ha dichiarato: “I fatti di Ponte di Nona, che vedono bande rivali di etnia Rom spararsi per strada incuranti di ciò che li circonda, ci preoccupano. A Tor Sapienza insiste un campo Rom – Via Salviati – queste bande potrebbero spingersi anche qui da noi?”

Paolo (none di fantasia), un altro abitante del municipio, ha fatto presente: “Abito in un comprensorio di case del comune al Prenestino. La maggior parte degli appartamenti sono in affitto e i casi di occupazione illecita da parte di famiglie Rom sono alti. I fatti di Ponte di Nona mi spaventano; queste persone che hanno occupato potrebbero far parte di queste bande che si stanno facendo la guerra?

Molti altri cittadini hanno manifestato le loro paure e perplessità, ma tutti, e ci preme sottolinearlo, si sono sentiti solidali con la famiglia Ciurleo e indignati per i fatti accaduti.

Tra i tanti, ci ha contattato Enzo Blasi, già membro del Dipartimento Sicurezza e Legalità Regione Lazio di FdI con delega al comparto sicurezza Guardie Giurate – Istituti di Vigilanza. Blasi ha dichiarato:

Enzo Blasi

La morte di Caterina Ciurleo conferma che nulla è sicuro. È mio dovere esporre ai media le criticità del territorio ogni volta che questo si rende necessario.”

Ed ha continuato:

 “Questo clima da Far West rende la città invivibile per i cittadini: la criminalità avanza. Uno degli ultimi tragici episodi vede coinvolta la comunità dei Rom. È evidente che tra clan rivali c’è una guerra in corso per contendersi alcune zone della capitale, destinate evidentemente agli affari illeciti. Giovedì 24 maggio, nella zona di Ponte di Nona, ha perso la vita la signora Caterina Ciurleo, vittima innocente di un proiettile vagante che le ha trapassato la schiena e il polmone.

L’attenzione non deve diminuire quando i fari della cronaca si spostano altrove, e la politica non deve soprassedere di fronte a fatti come questi. Bande rivali si sfidano per affermare la propria forza, per ampliare il giro di malaffare e il proprio potere. I cittadini e i comitati di quartiere sono pronti, qualora fosse necessario, a scendere in piazza per affermare la legalità e chiedere alle istituzioni locali e alle forze dell’ordine un intervento mirato per ripristinare la legalità e la sicurezza nei quartieri.

Stanno avvenendo furti di autovetture in sosta che vengono sabotate e rubate, così come di appartamenti, box e cantine. C’è un vero e proprio business dietro le autovetture rubate. In casa nostra non ci sentiamo più sicuri e in strada siamo preda di malviventi.

Diverse zone sono coinvolte, da Ponte di Nona a Tor Bella Monaca, da Torpignattara al Pigneto, passando per San Lorenzo, da San Basilio ad altre zone anche meno periferiche della capitale. È chiaro che occorre un impegno maggiore per contrastare la criminalità e un incremento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio.

Un ultimo appello lo rivolgo alla Prefettura, ai Commissariati di PS e alle Stazioni dei Carabinieri: facciano al più presto qualcosa per mettere un freno a episodi che rendono la vita dei cittadini invivibile e rischiosa per la propria incolumità. Ripristiniamo la legalità!