Roma, Domani l’Italia del Mare si ferma, in segno di solidarietà con i 18 pescatori sequestrati in Libia

“Domani, sabato, 5 dicembre alle ore 12, tutte le marinerie italiane si fermeranno per un minuto e faranno suonare le sirene delle loro imbarcazioni per manifestare la propria solidarietà nei confronti dei colleghi di Mazara del Vallo, prigionieri da oltre 3 mesi in Libia. L’iniziativa “L’Italia del mare si ferma”, promossa dall’On.le Lorenzo Viviani, responsabile nazionale del dipartimento Pesca della Lega, è un ulteriore segnale della nostra vicinanza ai pescatori e alle loro famiglie. Noi, infatti, non ci arrendiamo e continueremo con ogni mezzo possibile a tenere alta l’attenzione su questa incresciosa vicenda. L’Europa ha incredibilmente dichiarato che non è un problema di sua competenza, il Ministro Di Maio e il Governo non danno segnali di vita, noi, con l’aiuto di tutte le marinerie italiane intendiamo ancora una volta far passare un messaggio forte: riportiamoli a casa!”. Lo afferma in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega Salvini Premier, componente della Commissione pesca del Parlamento europeo. Anche in Veneto come nel resto d’Italia, domani a mezzogiorno le marinerie si  fermeranno osservando un minuto di silenzio e facendo suonare le sirene delle imbarcazioni in segno di vicinanza verso i pescatori di Mazara del Vallo sequestrati in Libia e prigionieri da 94 giorni. L’assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari commenta così l’iniziativa: “Esprimo solidarietà ai nostri pescatori, ritengo che un governo serio debba prendersi carico dei propri cittadini e in questo caso dei propri pescatori, ma da Roma nessuno sta muovendo un dito. Condivido il messaggio che i pescatori anche dal Veneto hanno voluto lanciare e cioè che questi lavoratori, mariti e figli devono tornare a casa al più presto”

 

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