Ci sono grandi propositi all’orizzonte che riguardano IV, V e VI Municipio di Roma Capitale. Qualcuno vorrebbe collegare queste tre grandi aree, restituendogli lustro e dignità, dando risalto alle bellezze del territorio e alle risorse sociali/culturali.
Stiamo parlando del Parco Lineare, un percorso ciclopedonale interconnesso e culturale che attraversa il cuore di alcune delle aree più densamente urbanizzate della città.
Abbiamo incontrato il Consigliere del V Municipio Christian Belluzzo di Fd’I, una delle parti attive in prima linea per la riuscita di quest’idea.
Quando è nato questo progetto?
Tutto ebbe inizio con l’evento che organizzai il 31 ottobre 2016, insieme a Marcello Celio, che mi presentò l’Architetto Roberto Pallottini.
Da un po’ di tempo parlavamo di una pista ciclopedonale che potesse costituire una dorsale per la mobilità dolce e integrata per una percorrenza protetta e veloce del V Municipio, passando nel verde, e come in una caccia al tesoro riemerse un vecchio progetto già sviluppato da Roma Capitale così denominato: Ufficio di Supporto al Commissario Delegato, legge 396/90 – INTERVENTI PER ROMA CAPITALE – “PARCO LINEARE DELL’ANTICA VIA COLLATINA DA PORTA MAGGIORE A GABII” INTERVENTIO “STUDIO DI FATTIBILITA’ PER UN PERCORSO CICLOPEDONALE INTEGRATO”, progetto che ripercorre buona parte della TAV e che si trova a cavallo tra IV, V e VI Municipio: un intervento di rigenerazione e valorizzazione dei territori attraversati.
Pochi giorni dopo redassi un documento avente ad oggetto “Proposta di adesione al bando del Ministero dell’Ambiente”, per il finanziamento relativo riguardante il “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”, che permise a tutte le istituzioni coinvolte di conoscere l’esistenza del progetto del Parco Lineare oltre che il bando pubblico ministeriale al quale avremmo voluto partecipare per facilitarne lo sviluppo.
Nello specifico, quali sono le zone che il Parco Lineare attraversa?
Il percorso previsto attraverserebbe i municipi IV, V e VI, e cinque aree urbane dentro e fuori il G.R.A. (Portonaccio-Serenissima, Tor Sapienza-Colli Aniene, La Rustica, Ponte di Nona, Castelverde), per raggiungere il Parco archeologico di Gabii, consentendo di riqualificare e riconnettere i territori urbanizzati e non urbanizzati, inframmezzati dalla TAV e dall’autostrada A24, in continuità con il Parco dell’Aniene.
Sarebbero previsti vari interventi: parchi, percorsi ciclabili, opere pubbliche, incentivi allo sviluppo delle economie locali, valorizzazione delle risorse sociali, culturali ecc. È un progetto che richiederebbe il coinvolgimento di più attori competenti, quali Assessorati/direzioni, Ambiente, Mobilità, Urbanistica, Lavori pubblici, Sviluppo economico e sociale, Cultura, Sovrintendenza, nonché la generale partecipazione dei tre Municipi coinvolti. La zona d’interesse comprende sei territori:
- Parco archeologico Tiburtino;
- Area tra Casalbertone ovest e Via dei Fiorentini est;
- Area tra Via dei Fiorentini ovest e Via Grotta di Gregna est;
- Area tra Via Grotta di Gregna ovest e Viale Togliatti est;
- Area ad est di Viale Togliatti (Tor Sapienza, La Rustica e Cervelletta);
- Area di Ponte di Nona fino al parco di Gabii
Qual è l’obiettivo del progetto?
Il vantaggio e la finalità è di evidenziare in un’unica opportunità quel che è stato per decenni dimenticato nel territorio. Durante le escursioni con il pubblico e nelle sedi istituzionali dei vari Municipi si è mostrato quanto tale programma potesse intercettare bellezze nel territorio, con il minimo dispendio, consentendo la pubblica fruizione di centinaia di siti ad oggi quasi per niente valorizzati.
Da Portonaccio la Lineare incrocerebbe i resti dell’acquedotto dell’Acqua Vergine, purtroppo lasciati allo scoperto e depredati più volte.
Essa attraverserebbe poi altri siti isolati ma importanti, come il Mausoleo detto il Torrione, per giungere a una delle più grandi necropoli mai scavate: la Serenissima, con oltre 2000 tombe rinvenute e molti preziosi mausolei.
Dalla Serenissima si passerebbe alla zona umida della Cervelletta, evocativo complesso che tra Medioevo e Rinascimento consta di paesaggi riferiti in centinaia di opere pittoriche, audiovisive e letterarie.
Sempre sull’antica Collatina si possono individuare altre necropoli, sepolcri mai aperti al pubblico, fino a giungere al meraviglioso sito di Gabii, una delle città del Latium Vetus, ricca di primati tra i quali la leggenda che vedeva Romolo e Remo recarsi lì a studiare il greco, ma anche la prima iscrizione in assoluto in greco antico. Un Paesaggio mozzafiato anche grazie alle vestigia del tempio di Giunone Gabina, unico tempio repubblicano rimasto di tutto l’agro romano.
Com’è la situazione oggi?
Oggi, dopo 4 anni, questo progetto sarebbe stato un punto di svolta per i territori interessati. Esso reca in sé la possibilità di sfruttare un polmone verde che a oggi è in mano alla sorte, recante segni sparsi di degrado. Malgrado l’indefesso impegno nel potarlo avanti, quello che sembrava un progetto pronto a partire risulta ancora fermo. Rimarremo fermi nel portare avanti questo complesso progetto multidisciplinare che porterà giovamento al territorio in termini ambientali e ai cittadini, facendo rinascere territori destinati altrimenti all’abbandono costruendo anche tanti nuovi posti di lavoro.
E noi ce lo auguriamo.
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