E’ noto pure ai sassi che purtroppo in certe aree della Capitale, organizzazioni mafiose tentano sempre più spudoratamente di gestire gli alloggi popolari. Ricorrono a occupazioni clandestine, o offrono la possibilità di lasciare l’abitazione in cambio di una modesta somma di denaro, ma in casi estremi le minace ai legittimi occupanti si fanno pesanti.
Un’idea forse risolutiva
Serve un’idea e serve un metodo di controllo, occorre presenza e garanzia al cittadino. Tutte cose fortissime sulla carta, poi metterle in pratica è un’altra cosa… Il gruppo di opposizione del M5S presenta una mozione all’attenzione della Giunta Municipale. Si prevede la possibilità di cambiare alloggio ai legittimi assegnatari di casa popolare che subiscano minacce a seguito di denuncia di racket.
Attuabile davvero
Una soluzione tutto sommato neanche troppo complessa. si cerca così di allontanare dall’attenzione del racket chi ha denunciato e ora rischia ritorsioni. La consigliera Roberta Della Casa, con una nota sottolinea come il Provvedimento sia importante per la tutela dell’incolumità di chi ha avuto il coraggio di denunciare. Già esattamente di coraggio si deve parlare, perché non è facile per un cittadino onesto, magari con dei figli piccoli, mettersi contro il racket. Allora è giusto creare intorno a lui una sorta di protezione (nel limite del possibile).
La mozione del M5S non appare irrealizzabile, anzi può costituire in molti casi un’arma per chi vorrebbe denunciare tentativi di abusi ma teme poi di dover convivere col problema…
Non tocchiamo quel tasto
Al IV Municipio però, denuncia la Della Casa “quando si parla di criminalità, si volta la testa dall’altra parte”. Il perché di questa affermazione lo spiega la stessa consigliera, che scrive: “A parere della maggioranza di sinistra, il fenomeno delle occupazioni è esclusivamente legato al degrado sociale e ambientale”. Poi aggiunge che la parola “mafia” viene taciuta. (Quasi a non volerne ammettere l’esistenza).
C’è chi sceglie di non votare
E’ anche evidenziato nella nota che: “Lega e Fratelli d’Italia non partecipano al voto ritenendo superfluo l’intervento dell’amministrazione piuttosto che quello delle Forze dell’ordine”.
Se le ragioni che hanno indotto i due gruppi politici a non votare sono queste, verrebbe da obiettare che una cosa non esclude l’altra, e se si ricorre alle Forze dell’ordine, nulla osta che il cittadino possa approfittare anche di un trasferimento. Ma probabilmente le ragioni saranno più complesse (si spera) e sarà utile ascoltare il parere sia della maggioranza che di Lega e FdI.
Cecità politico-sociale
La consigliera conclude il testo lamentando che “nessuno comprende il bisogno di agire tempestivamente in queste situazioni. Nessuno guarda negli occhi la realtà criminale che controlla i quartieri di Roma e tanto più del IV Municipio”. E precisa che sia lei, sia il consigliere Stefano Rosati e tutto il M5S romano, non si sottraggono alle responsabilità e restano con coraggio accanto ai cittadini per bene.
Un commento indignato che mostra evidente la delusione verso le altre parti politiche di non voler prendere in considerazione anche una soluzione estrema pur di risolvere una condizione critica. Non si può pensare che questa scarsa partecipazione nasconda semplicemente delle ragioni partitiche, se così fosse sarebbe davvero preoccupante. Per questo ribadiamo la disponibilità ad ascoltare il parere di chiunque voglia chiosare o rettificare quanto esposto.