Un palazzo è andato a fuoco ieri pomeriggio a Roma a Via Edoardo D’Onofrio all’incrocio con Largo Nino Franchellucci (Colli Aniene), pesante il bilancio: un morto e diversi feriti; circa 100 residenti hanno dovuto lasciare le abitazioni.
La causa e i soccorsi
Dalle prime notizie e le prime ricostruzioni, l’incendio sarebbe partito da un immobile nel quale erano in corso dei lavori e le fiamme in pochi attimi hanno avvolto l’intero edificio facendo alzare una colonna di fumo nero. Molti residenti sono fuggiti in strada e all’arrivo dei vigili del fuoco, chi era ancora nel palazzo è stato messo in salvo. Data la gravità dell’incendio sono intervenuti molti mezzi dei vigili del fuoco, autobotti, autoscale, carro teli e carro autoprotettori. Intervenute naturalmente anche le forze dell’ordine con carabinieri, polizia di Stato e polizia locale. La protezione civile, si è recata sul luogo fornendo un’ autobotte da 14 mila litri di acqua. Sul posto si sono inoltre recati il prefetto di Roma Lamberto Giannini e, per un sopralluogo, il pm di turno della procura della Capitale. Evacuate tutte le persone dell’edificio, molti sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio ma c’è anche chi ha riportato ustioni. I feriti sarebbero 15 e purtroppo un uomo di 80 anni rimasto intossicato, ha perso la vita.
Le testimonianze
Alcuni, fuggiti precipitosamente in strada in ciabatte, hanno raccontato di aver sentito delle esplosioni e di aver poi visto una colonna di fumo levarsi oltre alle fiamme che hanno avvolto il palazzo. Il presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti (foto) come ha appreso dell’incendio si è recato in via D’Onofrio. Ha poi divulgato sulle sue pagine social un aggiornamento in tempo reale. Il minisindaco ha anche informato che è stata aperta l’unità di crisi e ha invitato i proprietari degli immobili a venire a portare le chiavi per evitare chi gli appartamenti fossero forzati dai vigili del fuoco. E’ stato lo stesso Umberti poi a confermare la notizia della morte di una persona a causa dell’incendio, ritrovata dai vigli del fuoco poco prima delle 17. Il presidente ha confermato anche l’inagibilità di tre palazzine.
Il sindaco
Roberto Gualtieri ha espresso solidarietà alle famiglie colpite e vicinanza alla famiglia della vittima. Il sindaco ha detto di “seguire con angoscia” le operazioni di soccorso annunciando sostegno in tutti i modi a chi è rimasto colpito dalla tragedia. Gualtieri ha inoltre informato che per garantire gli interventi per qualsiasi necessità, è in contatto con il prefetto Giannini, il presidente Umberti, l’assessore Zevi e con la Protezione civile. Gli edifici dichiarati inagibili sono quattro e le circa 100 persone sfollate dalle abitazioni sono state accolte al Palalevante e all’Istituto Croce, le strutture sono state messe a disposizione dal Comune.
Il bilancio dei feriti
Presso l’ospedale Sant’Eugenio sono state ricoverate tre persone. Una in rianimazione per intossicazione e altre due al Centro grandi ustionati e sono in prognosi riservata e intubate.
Al Policlinico Umberto I, le persone ricoverate sono nove. I pazienti sono tutti coscienti e sottoposti ad ossigenoterapia per sospetta intossicazione da monossido di carbonio. Le condizioni cliniche sarebbero giudicate buone per tutti i ricoverati.
Altre tre persone sono ricoverate al San Giovanni per intossicazione da monossido di carbonio. Tutti e tre sono in osservazione.