Domani, lunedì 8 febbraio, trasporti pubblici a rischio per lo sciopero nazionale di 4 ore, dalle 8.30 alle 12.30, proclamato dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Faisa Cisal, Fast Confsal. A Roma l’agitazione riguarderà bus (incluse le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl), tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitastellana-Viterbo.
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Atac fa sapere che, durante lo sciopero, nelle stazioni metroferroviarie delle linee che resteranno, eventualmente, attive, non sarà garantito il servizio di ascensori, montascale e scale mobili. Non garantito, poi, il servizio delle biglietterie. I parcheggi di interscambio resteranno aperti.
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Lo sciopero è stato proclamato “per il rinnovo del contratto scaduto da tre anni“, ma non solo. “Durante l’emergenza sanitaria le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico hanno continuato a lavorare, con grande senso di responsabilità, sommando ogni giorno alle criticità, proprie di un settore che da anni è in forte difficoltà, le complessità legate alle norme sulla tutela della salute di lavoratori e utenti – hanno spiegato i sindacati – il Trasporto Pubblico Locale così non funziona. È giunto il momento di avviare una vera riforma del settore“.