Ambiente: Parco di Centocelle
Nel mese di luglio presso la Casa della Cultura del Municipio V alla presenza di Istituzioni e cittadini c’era stata la presentazione del Masterplan del Parco di Centocelle, con la presentazione del progetto di riqualificazione e valorizzazione. Erano seguiti interventi da parte dei cittadini presenti. Nonostante il progetto fosse apparso molto interessante, vi erano stato comprensibili momenti di dissenso nell’intervento della categoria degli autodemolitori, presenti da decenni in alcune aree adiacenti Viale Palmiro Togliatti, e che richiedevano l’impegno da parte delle istituzione per trovare una via d’uscita e garanzie per il prosieguo delle loro attività produttive.
L’Assessore all’Ambiente del Municipio V, Edoardo Annucci, dalle sue pagine nei primi giorni di settembre ha fornito le coordinate delle pagine web comunali, dove i cittadini possono visualizzare la sintesi del progetto, e reperire i contatti per inviare eventuali proposte al dipartimento ambiente o al municipio.
Sintesi
La sintesi del progetto di riqualificazione e valorizzazione, è stata preparata da Aka architetti, basata sull’attivazione di diverse iniziative progettuali, con la previsione di nuove infrastrutture verdi e interventi di recupero del paesaggio.
È stato quindi predisposto un Masterplan che affronta la dimensione complessiva del Parco di Centocelle nella sua estensione di 126 ettari, che nel rispetto della tutela ambientale e archeologica, e mettendo in coerenza le diverse iniziative progettuali del passato, si è concentrato su tre aspetti fondamentali: primo la forestazione; secondo la creazione e riqualificazione di percorsi e accessi al parco con la riorganizzazione dei tracciati e dei segni esistenti, nella prospettiva di ricollegare il Parco alla Città e ai contesti dei diversi quartieri che circondano il parco, in un lavoro di ricucitura e collegamento tra i quartieri Quadraro Don Bosco, Alessandrino, Tuscolano, Centocelle, Prenestino Labicano; terzo la funzionalizzazione del Parco, prevedendo nuove attrezzature e servizi di supporto alla fruizione ad esempio incrementando strutture per lo sport ed il tempo libero.
La ex pista di atterraggio, lunga oltre 350 metri, permetterà di ospitare diverse attività contemporaneamente, come per la pratica sportiva in continuità con i percorsi pedonali e ciclabili e le attrezzature del percorso.
È anche prevista la realizzazione di una piazza del Parco, localizzata nei pressi dell’attuale ingresso principale su via Casilina e connessa ad una nuova area di parcheggio. Tale piazza funge pure da spazio multifunzionale concepito sia come punto di contatto con la città che come sistema di connessione con i percorsi nel verde, e strutturata in modo che possa accogliere spettacoli, eventi, attività didattiche all’aperto, mercatini temporanei, cinema, e tanto altro.
La tagliata ferroviaria abbandonata nel parco è un luogo ove la natura ha preso il sopravvento con un notevole valore in termini di biodiversità, definita ormai un vero e proprio “monumento naturale”, che è riutilizzabile a valle di una fase di rimozione dei rifiuti e di consolidamento delle scarpate in terra, come una passeggiata botanica all’interno del parco sia a piedi che con una percorribilità ciclabile, e con la possibilità di accedere ai livelli sotterranei delle gallerie attraverso la realizzazione di un nuovo sistema di ingressi con l’ausilio e l’organizzazione di visite guidate nel tunnel ferroviario dismesso.