Monica Paba, commerciante e presidente dell’Associazione Rete d’Imprese Castani, molto impegnata sul territorio da tanti anni. Con lei abbiamo visto il risorgere dell’area verde di Piazza dei Gerani a Centocelle. In quell’area, oltre agli spazi di verde, é stata creata l’area ludica inclusiva per bambini.
Buona sera Presidente Paba, partiamo subito con la prima domanda. Come sta andando il commercio e quali sono i problemi e le criticità che state riscontrando?
“ La prima distinzione che vorrei fare è tra il commerciale vero e proprio ed il settore Ho.Re.Ca.: cioè il mondo legato ai consumi ed alla somministrazione di cibi e bevande.
In generale una buona differenziazione a livello commerciale è ancora presente in alcune strade come via Collatina e via Roberto Malatesta. In altre zone stiamo invece registrando una crescita del food e dei servizi.
Questo è un p0′ il grosso problema della gentrificazione. Infatti, sebbene siano comunque attività produttive, manca un po’ troppo del commerciale vero e proprio. Commercio che, purtroppo, dalla crisi del 2008-2012, non si è ancora ripreso.
Un altro problema è la grande tassazione, tributi e contributi, che arrivano al 68%. Non possiamo essere concorrenziali alle piattaforme commerciali della GDO, e non potremo mai esserlo, per questo dobbiamo puntare su altre qualità e capacità. Va sottolineato inoltre che, persino nei centri commerciali, ormai riescono a restare aperti solo le grandi catene. Questo perchè, possono compensare costi ed entrate tra i vari centri.
Altro argomento sono i periodi di apertura dei saldi, per cui chiederemmo al Governo di eliminare le vendite promozionali se non nei casi indicati per necessità come per chiusura locazione, e di lasciare il periodo dei saldi contestualizzati al periodo di febbraio ed agosto. Poi ci sono le feste di acquisto “importate” come il Black Friday, che in America però dura un giorno, mentre in Italia una settimana.”
Che proposte avete per il miglioramento del quartiere e della vita commerciale del quartiere?
“ Innanzitutto, è opportuno capire che il commercio non si salva da solo. La riqualificazione del commercio non può non passare per la riqualificazione e la valorizzazione dei quartieri residenziali, soprattutto delle periferie e della fascia intermedia, rilanciando il dinamismo degli scambi di beni e servizi, e dunque la funzione del commercio di vicinato, delle attività artigianali e di servizi insediati nelle vie e nelle piazze abitate.
La riqualificazione del commercio non può non passare per lo sviluppo di realtà e trasporti che si basino anche sui concetti di accessibilità e transizione ecologica, così come non può non passare per una collaborazione importante anche con il Terzo Settore.
Il commercio deve essere considerato un mondo in interconnessione e in interdipendenza con tutti gli altri mondi.
È indubbio, poi, che la vera sfida per questo settore sia la digitalizzazione. Basti pensare che gli acquisti online nel biennio 2019/2021 sono cresciuti da 31 miliardi di euro a 39 miliardi di euro. Questi numeri, raccontano una tendenza molto significativa, ed è necessario che chi vende si sappia adattare ad un cambiamento inevitabile e molto rapido.
Le imprese minori, come le definiva Colombo, sono a carattere familiare perché per i nostri genitori, che hanno contribuito alla ricostruzione dell’Italia rendendola importante e famosa agli occhi del mondo con il Made in Italy, era impensabile che il loro figlio facesse un altro mestiere, perché quel mestiere è stato il loro riscatto sociale. Per cui, oggi il commerciante medio di circa 50 anni, a cui si chiede di attuare una trasformazione digitale della propria azienda, vuoi per retaggio culturale, vuoi per mancanza di disponibilità economica, vuoi per mancanza di formazione, rimane chiuso in quella modalità lavorativa che ai tempi dei loro padri era stata la formula vincente e che oggi invece, porta ad abbassare una serranda.
Dietro ogni serranda abbassata non c’è solo un negozio che chiude, c’è una filiera che si interrompe, ci sono i nostri dipendenti che perdono il lavoro, ci sono i rappresentanti (coloro che forniscono le merci), ci sono gli operatori che trasportano le merci, ci sono le fabbriche che producono, è una filiera che muore.
L’impresa minore è legata ad un territorio e ad una comunità; è una luce che illumina la strada, il luogo dove incontri un amico, la sentinella del territorio, un presidio di sicurezza, …
La sfida quale sarà? Sensibilizzare quella parte di commercianti già pronti alla trasformazione, ma che magari non hanno la disponibilità economica, attraverso incentivi. Investire nella formazione per fornire, a coloro che non sono predisposti ai cambiamenti, gli strumenti necessari per comprendere le potenzialità dello strumento. Governare la svolta della città con visioni ed azioni volte a ricucire la trama mettendo al centro un modello di cooperazione e partnership tra pubblico, privato, no profit e società civile. “
Cosa state programmando con la Rete d’Imprese?
” Come Rete d’Imprese abbiamo partecipato al bando terminato a fine luglio/agosto 2022 “Le Strade del Commercio” e dovevano uscire i risultati entro fine dicembre 2022, invece ad oggi ancora non si hanno notizie. Il nostro timore è che, essendo cambiato il governo della Regione Lazio, il bando possa essere annullato.
Nel V Municipio sono state presentate otto Reti D’Imprese, quindi otto progetti, mentre la somma stanziata su tutta la regione è di 15 milioni di euro, quindi 150 progetti di 100.000 euro ciascuno. Noi come Rete D’imprese abbiamo presentato un progetto con il supporto di Confcommercio. I progetti presentati dovevano toccare quattro macro aree (es. digitalizzazione, ambiente, ecc) e tra Rete D’Imprese limitrofe ci siamo organizzati in maniera da armonizzare gli interventi.
Nel nostro caso, per la Rete d’Imprese Castani, abbiamo presentato nel progetto la via dei Castani CARDIOPROTETTA, attraverso l’installazione di alcuni dispositivi di cardioprotezione, ma oltre a questo, vogliamo implementare anche corsi ai cittadini per la formazione nel territorio ad usare i dispositivi, e questo servirà anche come educazione civica, in quanto le persone se riconoscono il bene come bene utile, saranno primi ad impegnarsi per il controllo contro eventuali atti vandalici.
Tra i vari progetti citiamo pure quello della Rete D’Imprese Malatesta, che ha tra gli obiettivi, riqualificare il giardino Mario Zicchieri di Piazza dei
Condottieri, dove oltre al rifacimento del giardino si procederebbe anche con l’installazione di alcuni giochi per i bambini. “
Come Rete D’Imprese cosa vi aspettate dal Municipio V, dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio?
” In questo momento per noi Reti D’Impresa è fondamentale avere la risposta dalla Regione Lazio e conoscere i vincitori del bando a cui abbiamo partecipato aderendo alle indicazioni della Determinazione del marzo 2022 per il finanziamento dei programmi relativi alle Reti di Imprese tra Attività Economiche. “