Si è svolto nella mattinata, di mercoledì presso l’ufficio dell’assessorato all’istruzione della Regione Lazio, l’incontro tra l’assessore regionale alla scuola e all’istruzione, Giuseppe Schiboni e il consigliere provinciale, Gianluca Quadrini, delegato dall’Anci Lazio insieme al Presidente di Anci Lazio Riccardo Varone ed il Presidente di Upi Lazio Alessandro Romoli insieme ad una delegazione di Sindaci, per discutere delicato tema del dimensionamento scolastico nella provincia di Frosinone effettuato dalla Regione circa un mese fa. Presente anche il Sindaco di Serrone, Giancarlo Proietto, che insieme a Quadrini hanno esposto le criticità e le possibili soluzioni al problema. “Era importante -ha affermato Quadrini- che l’incontro avesse seguito per affrontare i problemi relativi alla distribuzione delle risorse e dei servizi educativi sul territorio provinciale, al fine di garantire una gestione più efficiente ed equa delle scuole.” In qualità di delegato Anci Lazio ho esposto le principali criticità riscontrate a livello territoriale, evidenziando le situazioni di sovraffollamento o sottoutilizzo delle strutture scolastiche. È necessario fare un’analisi più accurata sulla domanda e l’offerta di servizi scolastici nella nostra provincia, al fine di individuare eventuali sbilanci che potrebbero compromettere la qualità dell’istruzione al seguito della delibera di giunta regionale che ha accorpato i nostri istituti solo perchè i freddi numeri non c’erano, senza vedere invece le peculiarità e le problematicità dei piccoli comuni.” In conclusione Quadrini ringrazia l’assessore Schiboni per la sensibilità e l’impegno preso auspicando per un approfondimento della questione e valutando tutti gli interventi necessari per evitare l’attuazione di una politica di dimensionamento. “Ringrazio l’assessore Schiboni per la sensibilità dimostrata e per l’impegno a mantenere un dialogo costante e collaborativo per garantire un’istruzione di qualità e accessibile a tutti gli studenti della nostra provincia. È importante una corretta programmazione territoriale per garantire una distribuzione equa delle risorse. Auspico nell’immediata esecutività degli approfondimenti a riguardo valutando eventuali interventi o modifiche alle attuali politiche di dimensionamento che hanno visto semplicemente e solo l’applicazione della norma in maniera asettica semplicemente sui numeri e non sui contenuti che rappresentano la storia dei piccoli comuni. Importante anche il modus procedendi per il futuro che deve vedere più coinvolte le amministrazioni provinciali, le prime deputate a dare indicazioni in merito.”