Roma, riaperti giardini via Sannio, rinnovati e riqualificati

comune.roma.it

Riaperto al pubblico giovedì 18 febbraio il nuovo giardino di via Sannio. Uno spazio completamente rinnovato e riqualificato a due passi dalla Basilica e dalla stazione della metro C di San Giovanni. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha visitato questa mattina l’area dove, durante gli scavi della metro C, sono stati anche rinvenuti importanti ritrovamenti archeologici. Il progetto di riqualificazione del giardino è frutto del lavoro sinergico fra Roma Capitale, Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, Metro C e Roma Metropolitane. Presenti all’apertura del nuovo giardino anche il vicesindaco con delega alla Città in Movimento, Pietro Calabrese e l’assessora al Verde, Laura Fiorini, i vertici di Roma Metropolitane e Metro C.

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“Oggi restituiamo alla città e al quartiere uno spazio storico valorizzato grazie a un bel progetto realizzato in stretta collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma e con il contributo della Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali. Uno spazio di 9.500 metri quadrati che offre a cittadini e residenti un luogo di ritrovo ricco di verde e un’area giochi per i più piccoli, dando un nuovo volto a tutta la zona a ridosso delle Mura Aureliane e di Porta Asinaria”, dichiara la sindaca Virginia Raggi.

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“La Soprintendenza ha voluto che fosse riproposta in superficie nel nuovo giardino di via Sannio, la traccia dell’imponente portico. Portico costruito sotto l’imperatore Claudio, rinvenuto nello scavo della Metro C”. Questa la dichiarazione del Soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro. “Un lavoro prezioso, frutto della collaborazione virtuosa con il Comune di Roma. Il Comune ha visto non solo la ricollocazione dei blocchi di travertino originali nella stessa posizione dove erano stati trovati, ma anche la piantumazione di sottili cipressi in corrispondenza dei blocchi del portico, a suggerire il colonnato un tempo esistente. Un’opera di valorizzazione dell’inesauribile patrimonio del sottosuolo di Roma, affinché non vada disperso e possa diventare sempre di più parte organica del tessuto urbano”.


Foto di Kaboompics – Pexels

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