Una nuova frontiera per la criminalità, le appetibili batterie sottratte ai monopattini elettrici per lo sharing nella Capitale costituiscono una nuova fonte di guadagno illecito. In un appartamento di Tivoli ne sono state ritrovate 262. Una batteria, per il mercato ufficiale, ha un costo medio di circa 1000 euro…
L’irruzione e la scoperta
Si tratterebbe di un colpo da 90 mila euro, quello delle batterie di scooter e monopattini elettrici. I carabinieri, in seguito ad un’indagine, hanno fatto irruzione in un appartamento nel comune di Tivoli, una cittadina nella provincia romana. In casa i militari hanno trovato due uomini e tre donne di età compresa tra i 23 e i 34 anni, oltre naturalmente alle 262 batterie a litio.
Le persone in casa non hanno fornito spiegazioni ai carabinieri e per tutti è scattata la denuncia per ricettazione.
Un “giro” ben organizzato
Dalle indagini, la ricostruzione di tutto l’iter criminale: le batterie rubate sono vendute ai ricettatori, poi questi le rivendono rigenerate, naturalmente ad un prezzo molto più alto di quello pagato. I clienti sono naturalmente appartenenti allo stesso settore (monopattini e scooter elettrici). Si tratta di un “mercato nero” a tutti gli effetti, favorito dall’alto prezzo delle batterie che si aggira appunto intorno ai 1000 euro.
Foto: ilcaffediroma.it