Gettare le mascherine a terra a Roma costa 500 euro
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Multe da 50 a 500 euro per i furbi del sacchetto che al mattino si imbarcano dall’hinterland con la busta dell’immondizia in macchina. Nella stessa fascia rientrano i danneggiamenti dei cassonetti e il loro spostamento per parcheggiare l’auto. Punito anche il mix di frazioni (per esempio umido con carta o plastica con indifferenziata) o il mancato uso di sacchetti compostabili. Contravvenzione anche in caso di “mancata rimozione e asportazione delle deiezioni animali” e per chi lascia a terra siringhe o le smaltisce correttamente, ma senza coprire l’ago. Sanzioni da 150 fino a 500 euro per il conferimento dei rifiuti non differenziato, per l’abbandono dei sacchetti attorno ai cassonetti e quello dei rifiuti ingombranti. La stessa somma va pagata dai proprietari dei banchi o dagli organizzatori dei mercati che non differenziano una volta finita la giornata di lavoro.
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Per i centri di raccolta c’è un capitolo a parte: visti i precedenti, con furti di rame e ricettazione di parti di rifiuti tecnologici, è prevista una multa tra i 150 e i 500 euro per chi verrà pizzicato a effettuare “qualsiasi operazione di commercializzazione o permuta” degli scarti portati dai romani nelle isole ambientali. Infine le telecamere e l’abbandono di rifiuti e la creazione dal nulla di mini discariche abusive. Sanzione più salata: si parte da 300 euro e si arriva fino 3.000. “Il nuovo regolamento è uno strumento importante per Roma e recepisce tutte le più importanti normative intervenute in materia ambientale, con il contributo dell’Ispra abbiamo completato la parte riguardante le sanzioni e portato la capitale in prima linea tra le città che hanno recepito le più recenti direttive europee in tema di green economy” spiega l’assessora ai Rifiuti, Katia Ziantoni.
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