Dal sito di ATAC apprendiamo che la società di trasporto pubblico di Roma Capitale è in cerca di un candidato per la posizione di: “Responsabile della Direzione Comunicazione Relazioni Esterne e Marketing“.
Profilo e requisiti richiesti:
” Il candidato ideale, – si legge nel sito– in possesso del diploma di laurea magistrale di 2° livello oppure Diploma di Laurea vecchio ordinamento (ante DM 270 del 22/10/2004) è iscritto all’albo dei giornalisti ed ha ricoperto posizioni manageriali coerenti con il ruolo da ricoprire in contesti industriali di grandi dimensioni (almeno 1500 dipendenti); costituisce requisito indispensabile l’avere maturato una consolidata esperienza manageriale, almeno quinquennale, nella gestione dei processi di comunicazione d’impresa e/o nella definizione e sviluppo delle strategie di marketing e promozione del brand e nella gestione delle relazioni istituzionali e dei rapporti con i media. Completano il profilo leadership, visione strategica, abilità nel networking e nelle partnership, spiccata attitudine alle relazioni interpersonali e capacità di lavorare con autonomia ed efficacia in contesti complessi. “
La posizione è attualmete occupata e sembra suscitare delle perplessità nelle fila dell’opposizione, in particolare dal consigliere di Fd’I Stefano Erbaggi, che non si spiega come mai da così poco tempo dalla nomina avvenuta a Marzo del 2022, sia necessario riaprire un iter per la medesima posizione. La sua perplessità la minifesta in un comunicato stampa:
ASSUNZIONI IN ATAC: “LA SINISTRA NON LA TRASFORMI IN UN BANCOMAT!”
“Come mai, dopo una selezione, nonostante il Responsabile della Direzione Comunicazione, Relazioni, Esterne e Marketing di ATAC sia stato nominato a marzo 2022 e oggi l’azienda abbia riaperto un iter per la medesima posizione?
E ancora: come mai, come rilevato dalle organizzazioni sindacali, negli ultimi quindici mesi abbiamo assistito alla selezione esterna di almeno 9 dirigenti ed alla continua evoluzione delle macrostrutture di primo e secondo livello della municipalizzata? Una gestione screditata da parte di Roma Capitale che denota lo scarso rispetto della Giunta Gualtieri per le risorse capitoline destinate alla Città e ai romani. ”
Il consigliere continua il suo comunicato rimarcando :
“Non v’è traccia di oculatezza economica in manovre che, come è d’obbligo sottolineare, di fatto conducono alla creazione di nuove posizioni dirigenziali, spesso superflue e contrarie alle policy di risanamento e rilancio di ATAC”. “La Giunta Gualtieri chiarisca progettualità e politiche di assunzione nella municipalizzata e lo faccia con la massima trasparenza. ATAC non è un bancomat!”