Rubrica di salute e bellezza a cura del prof. Mario Marchetti
Sindemia ossia quando una patologia fa aumentare la virulenza dell’altra come diabete e Covid
La perdita di peso migliora notevolmente il controllo del diabete di tipo 2
Le feste natalizie, pur così inconsuete, stanno per arrivare e, ancor più quest’anno, tutti speriamo che ci portino un po’ di tranquillità e serenità. Molto probabilmente, però, nonostante le buone intenzioni, tra uno strappo alle regole e un manicaretto, ci lasceranno il solito sgradevole strascico: avremo acquistato peso.
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Il grasso superfluo, soprattutto addominale, non è solo una questione estetica! Il sovrappeso e, peggio, l’obesità possono provocare stati patologici come ipertensione arteriosa, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, malattie metaboliche (aumento colesterolo e trigliceridi ematici), diabete, osteoporosi, litiasi biliare e steatosi epatica (fegato grasso) oltre che interferire con il buon funzionamento del sistema immunitario. Adesso, però, c’è un motivo in più per perdere non semplicemente peso, ma grasso, quello sottocutaneo e, ancor più, quello che avvolge gli organi ossia il grasso addominale.
La nostra attenzione da mesi è catalizzata dalla pandemia da Covid 19 che ha messo in secondo piano un’altra pandemia, il diabete. Si stima che ormai una persona su dieci nel mondo abbia problemi di glicemia alta. E la situazione in Italia? Secondo i dati a disposizione, 3 milioni di persone che soffrono di diabete mellito di tipo 2 sono trattate mentre circa un milione di persone ne sono affette, ma non sono diagnosticate. Inoltre circa 2,6 milioni di Italiani trovano difficoltà nel mantenere nei livelli di normalità i valori della glicemia e,molto spesso, l’iperglicemia è il preludio allo sviluppo della patologia.
Il diabete, se non curato o curato male, determina una serie di complicanze, innanzitutto malattie cardiovascolari e ictus; basti considerare che sono circa 70mila i ricoveri causati da complicanze quali ictus cerebrale e infarto del miocardio, retinopatia diabetica, insufficienza renale e amputazioni degli arti inferiori. Notizie ancora peggiori per le donne: secondo una ricerca della Società Italiana di Diabetologia le donne con diabete hanno una probabilità di coronopatia e ictus superiore rispettivamente del 44% e del 27% rispetto agli uomini diabetici.
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Sappiamo ormai che Covid-19 è molto più letale nei casi di co-morbilità diabetico/cardiovascolari e, in generale, quando il Covid interagisce con una serie di malattie non trasmissibili (MNT) come diabete, cancro, patologie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, si aggravano gli effetti negativi di ogni patologia. Questa è una sindemia perché l’aggressività del virus dipende in gran parte dei casi dalle MNT presenti nell’organismo in cui si sviluppa.
Tenere sotto controllo il diabete è una profilassi attiva per ridurre la letalità in caso di Covid19 quindi è necessario praticare attività fisica, seguire le prescrizioni mediche, adottare un’alimentazione bilanciata e sana.
Fondamentale anche mantenere il giusto peso: secondo una ricerca della Società Americana di Diabetologia, perdere peso e non riprenderlo può portare a una remissione del diabete mellito di tipo 2, se nelle fasi iniziali, e alla sua successiva scomparsa. Ad ogni modo, moltissime ricerche dimostrano come la perdita di peso migliori notevolmente il controllo di questa patologia.
A un problema serio come il sovrappeso e l’obesità, la risposta deve essere seria quindi è bene rivolgersi a professionisti esperti che possano consigliarci il percorso più indicato in base alle nostre esigenze di salute e benessere.
Nel corso degli anni il trattamento chetogenico LIPOSUZIONE ALIMENTARE con AMIN 21 K è stato approfondito nei suoi fondamenti scientifici, sperimentato e perfezionato; è un metodo rapido, efficace e sicuro perché deve essere seguito sotto il controllo di un medico o un biologo nutrizionista.
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Il trattamento chetogenico non è una dieta perché deve essere seguito per un breve periodo, massimo per tre settimane e, se necessario, può essere ripetuto.
È un trattamento normoproteico in quanto le proteine assunte corrispondono a quelle che dovrebbero essere introdotte in relazione al peso anche in un’alimentazione equilibrata.
Il protocollo prevede l’utilizzo di un integratore appositamente formulato, AMIN 21 k, affinché si sviluppi il processo della chetosi ossia il nostro organismo inizi ad alimentarsi bruciando i grassi in eccesso. In questo modo la nostra figura si rimodella eliminando l’adipe cioè viene attaccata solo la “massa grassa” mantenendo e, a seconda del caso, rafforzando la “massa magra”.
Decine di migliaia di casi studiati dimostrano che, con un trattamento, si può “perdere” in media tra il 7 e il 10% del peso iniziale.
Naturalmente, alla fine del percorso, sarà necessario adottare un piano di rieducazione alimentare ossia un regime dietetico adeguato alle nostre esigenze per mantenere i risultati raggiunti.
Permettetemi di concludere con alcune brevi considerazioni. “Quest’annus horribilis ha colpito alcuni di noi nel modo più duro ossia negli affetti, altri nella sicurezza economica, a tutti ha stravolto la vita.
L’attenzione verso il cittadino e le sue esigenze è stata sempre la priorità per me e tutto lo staff della FARMACIA MARCHETTI, ma in questi terribili mesi abbiamo voluto essere ancora più vicini alla comunità, cercando di dare un servizio il più possibile efficiente e, soprattutto, prendendoci cura con ancora maggiore attenzione di tutti coloro che con fiducia si sono rivolti a noi, e di questo li ringraziamo. Con la speranza che il nuovo anno possa ridonarci la gioia di essere vicini e tornare alla nostra vita, possibilmente con una maggiore consapevolezza, a tutti un augurio di salute, benessere e serenità.”
Pubblicato su “I FATTI area metropolitana” ed. Dicembre 2020 pag. 12”
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