Il leader leghista si è recato ieri a Lampedusa dove dopo un incontro col sindaco Filippo Mannino, si è recato al Centro di accoglienza di contrada Imbriacola. Al momento il Centro ospita circa 600 migranti.
L’intendimento della Lega
Salvini ha detto che il suo obiettivo e di riportare l’hotpot di Lampedusa “a dimensioni civili”. Il suo auspicio è che con le prossime elezioni e l’eventuale vittoria del centrodestra, alla Lega sia assegnato il ministero degli Interni. “Vogliamo controllare, proteggere i confini, dare sacrosanta accoglienza a chi scappa davvero dalla guerra, che è una minoranza di chi arriva qui”, ha voluto precisare.
Il colloquio col sindaco
Il leader del Carroccio ha poi aggiunto: “Ho parlato col sindaco di Lampedusa e in questo centro ci sono enormi problemi: rifiuti, acqua, salute e anche problemi di tasse. C’è un elicottero dell’elisoccorso. Se c’è bisogno di portare in Sicilia uno degli ospiti dell’hotspot, per i lampedusani e turisti l’elicottero non c’è. Siamo al lavoro per una legge sulle isole minori, non solo Lampedusa, che hanno problemi di salute, scuole, tasse. Stiamo lavorando per azzerare le accise sul carburante e sul gas per Lampedusa e Pantelleria fino al 2023. Il tema immigrazione può essere tenuto sotto controllo”.
La replica del Pd
Enrico Borghi, responsabile Sicurezza del Partito democratico ha voluto rispondere alle parole di Salvini con un commento su Twitter. “La destra oggi fa il suo show a Lampedusa – ha scritto Borghi – con due obiettivi: soffiare sul fuoco delle paure e far dimenticare che negli ultimi 20 anni il centrodestra ha occupato il Viminale per 15 anni. Si astengano quindi dalle prediche e dalle accuse”.
Fischi a Salvini
Al suo arrivo all’aeroporto di Lampedusa, Matteo Salvini ha trovato un’accoglienza non esattamente festosa. Infatti diversi passeggeri che erano lì ad attendere di partire, quando lo hanno incrociato nella sala arrivi dello scalo, non hanno rinunciato all’occasione di fischiarlo e contestarlo.
Foto tratta ed elaborata da: dire.it
