Lobaria pulmonaria, è un lichene folioso epifita di grandi dimensioni che vive sulla corteccia di vari alberi (principalmente faggio, castagno, cerro e abete bianco). Presenta talli coriacei e lobati, verde brillante in condizioni di umidità, che diventano grigio brunastri e dall’aspetto cartaceo quando asciutti. Comunemente conosciuto come lichene polmonario, fin dall’antichità è stato utilizzato in erboristeria come antinfiammatorio e recenti ricerche hanno confermato alcune proprietà medicinali degli estratti di questo lichene. Negli ultimi anni le popolazioni di Lobaria pulmonaria hanno subito un forte declino ed oggi la specie è considerata rara o minacciata in molte parti del mondo e in particolar modo nelle pianure europee. In Italia risulta presente anche se rara lungo l’arco alpino, è estinta dalle aree di pianura del nord mentre è più comune nelle aree montane del centro e del sud. Il declino è stato attribuito alla silvicoltura industriale, alla frammentazione dell’habitat, ai cambiamenti climatici e all’inquinamento atmosferico.
La ricerca che il biologo Paolo Pasquinelli ha condotto insieme a Fabrizio Puccini, entrambi del Gruppo Micologico Livornese, ha consentito di individuarne la presenza nella Tenuta di San Rossore. L’indagine ha riguardato 200 ettari di bosco, ad una distanza media di 2 chilometri dalla costa, dove in totale sono stati osservati 19 esemplari su querce e frassini.
Il parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli è un’area naturale protetta, si estende sulla fascia costiera delle province di Pisa e Lucca comprendendo i comuni di Pisa, Viareggio, San Giuliano Terme, Vecchiano, Massarosa. Comprende inoltre il Lago di Massaciuccoli, le foci dei fiumi Serchio, Arno e Fiume Morto, la ex tenuta presidenziale di San Rossore, le foreste di Tombolo, di Migliarino e della Macchia Lucchese, e gestisce l’area marina protetta Secche della Meloria.
Comunemente conosciuto come “lichene polmonario”, nell’antichità era utilizzato in erboristeria come antinfiammatorio. Lichene folioso che cresce sulla corteccia di alberi, é costituito da un fungo ascomicete in simbiosi con un’alga verde e un cianobatterio. Si presenta di color grigio-bruno quando asciutto e verde brillante in condizioni di umidità. La sua presenza, dato il rischio di scomparsa, ha interessato il Museo Orto Botanico dell’Università di Pisa che ha inserito un campione nella collezione dell’erbario. Il ritrovamento nella Tenuta di San Rossore rappresenta un indice naturale di salute riferito ad un ecosistema “pulito”, senza inquinanti e senza interventi antropici dannosi.