Dopo il decreto del governo ha parlato il presidente della regione siciliana Musumeci.
“Non siamo in emergenza, ma dobbiamo evitare di arrivarci. I mesi invernali sono quelli in cui il virus trova maggiore capacità di adattamento, anzi diventa più virulento. Stiamo tenendo sotto controllo la situazione ma abbiamo tante zone rosse evitiamo di rischiare la chiusura totale ma se aumentano i contagi vedremo”.
“Lo possiamo dire con grande serenità, anche se non manca chi cerca polemica. Abbiamo comprato milioni di tamponi rapidi e ciò serve a essere autonomi per un periodo di tempo. Andiamo alla ricerca del positivo sul territorio, una volta individuato il positivo lo isoliamo”.
“In Sicilia già nel mese di luglio raccomandavamo di portare le mascherine perchè consapevoli che se si fosse abbassata la tensione sarebbe peggiorata la situazione – ha detto -. I numeri sono noti a tutti, è un dato che cresce giorno dopo giorno. Alcune regioni come la Campania sono in difficoltà, così come la Lombardia, dove ci sono numeri preoccupanti”.
Musumeci ha chiesto ai siciliani ancora uno sforzo, consapevole che si dovrà convivere con il virus ancora per un lungo periodo. “Dobbiamo essere cauti, dobbiamo sforzarci di condurre una vita quasi normale – dice – Presto ne usciremo e dovremo uscirne con il minor danno possibile. Dobbiamo stringere i denti, c’è ancora un inverno da affrontare, voglio augurarmi che lo Stato si impegni a essere presente”. “Faccio appello allo spirito unitario che ha caratterizzato noi siciliani – continua il presidente – Ricordate quando non si vedeva anima viva per strada? Purtroppo dobbiamo conviverci con questo maledetto virus, non sappiamo se per qualche mese o per qualche anno”.
E poi un ringraziamento ai sindaci siciliani che, nonostante le difficoltà e le zone rosse, continuano ad amministrare con grande impegno. “Per quanto riguarda il governo regionale continueremo a lavorare giorno per giorno, siamo in un costante confronto con i sindaci. Li ringrazio davvero per il loro impegno, a volte in circostanze di serie difficoltà”.
“Vivo la stessa ansia, la vostra preoccupazione – ha concluso rivolgendosi ancora una volta ai siciliani – Ma con ansia e preoccupazione i problemi non si affrontano facilmente. Dobbiamo convivere con il partito di chi dice che ‘Covid non c’è’ e con chi dice che stiamo attraversando un’ecatombe. Noi siciliani siamo abituati alle stagioni difficili, rimaniamo uniti nella consapevolezza che ognuno deve fare il proprio dovere”.