I carabinieri della compagnia di Velletri erano venuti a conoscenza che in un’abitazione privata era stata avviata un’attività di accoglienza per anziani. La casa di riposo effettivamente esisteva, era però del tutto abusiva e i “titolari” non avevano alcuna autorizzazione.
Accertamenti
I militari avevano appreso lo scorso 13 marzo che in quella villetta in realtà era stata attivata una vera e propria casa di riposo per anziani. Sono così scattati gli accertamenti insieme al personale del Servizio prevenzione e sicurezza sul lavoro della Asl RM6. Le verifiche hanno dimostrato che un uomo e una donna, rispettivamente di 51 e 46 anni, svolgevano tale attività nell’abitazione. Accoglievano anziani, ma senza autorizzazioni.
Le condizioni
Nella villa, al momento del controllo dei carabinieri, erano presenti cinque ospiti, tutti in buone condizioni di salute. Buone anche le condizioni igieniche della “struttura clandestina” che è risultata essere un ambiente pulito e accogliente. Forse meglio di alcune strutture ufficiali. Tuttavia i “gestori” non avevano alcuna autorizzazione.
Gli anziani trasferiti
Gli ospiti presenti nella casa, di età compresa tra i 79 e i 93 anni, sono subito stati riportati nelle loro famiglie, tranne una donna di 93 anni che è stata affidata all’ospedale di Velletri perché non è stato possibile rintracciare i parenti.
Le violazioni
I carabinieri hanno denunciato i gestori dell’attività alla procura della Repubblica di Velletri. Nel corso dell’ispezione i militari hanno accertato violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, come ad esempio, l’assenza del documento di valutazione dei rischi. Irregolarità riscontrate anche per l’impianto elettrico. I responsabili sono stati invitati a produrre la documentazione mancante nel corso dei controlli, se questa documentazione non ci fosse, si amplierebbe il quadro dei reati a loro imputati.
Foto generica di un’auto dei carabinieri