Scuola a Roma, prossima settimana manifestazioni e scioperi

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Al caos sul rientro della scuola superiore a Roma si aggiunge quello degli scioperi: la prossima settimana sono due gli appuntamenti che coinvolgono anche e soprattutto il mondo dell’istruzione. Come quello, nazionale, proclamato dal sindacato intercategoriale Cobas e Slai Cobas per il 29 gennaio, per tutto il personale della scuola. Oggi, venerdì 22 gennaio, i presidi stanno inviando le comunicazioni alle famiglie, poiché “non si garantisce il regolare svolgimento delle lezioni”. La protesta coinvolge diversi settori e tutti i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego, scuola inclusa, “contro lo smantellamento della pubblica amministrazione messo in atto dai governi succedutesi negli ultimi decenni” e per “cancellare ogni forma di sfruttamento e schiavitù del salario”.

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Intanto lunedì è prevista una manifestazione degli studenti delle scuole superiori contro il piano di rientro e in favore di uno che, invece, assicuri maggiore sicurezza dal punto di vista dei ragazzi. Forse al Miur, ma si stanno anche valutando altri punti, come Palazzo Chigi. Alla protesta degli studenti e a quella di S.I. Cobas e di Slai Cobas potrebbe aggiungersi quella della Flc Cgil Lazio, su tutte le furie per il mancato arrivo degli stipendi dei lavoratori che hanno firmato il cosiddetto “contratto Covid”, per potenziare il servizio nelle scuole. “Questi lavoratori – spiega Alessandro Tatarella, segretario generale della Flc Cgl Roma e Lazio – stanno lavorando dal mese di settembre/ottobre e ancora non percepiscono il primo stipendio. Siamo al mese di gennaio e stiamo parlando della pubblica amministrazione”.

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Pertanto abbiamo indetto un’assemblea online per i precari del Lazio il 27 gennaio. Se non ci sarà questo pagamento entro il 25 gennaio, e se i pagamenti non si stabilizzeranno mensilmente da gennaio, sarà mobilitazione certa. Sono passati quattro mesi e riteniamo che questi lavoratori, personale docente e Ata, debbano essere pagati subito”. continua Tatarella. Nessun problema di fondi e i pagamenti stanno avvenendo, assicurano fonti del Miur, che garantiscono che tutto è in fase di risoluzione e che, per esempio, anche nell’inserimento dei contratti nel sistema da parte delle scuole, potrebbero essersi verificati problemi. Che, di fatto, fanno ritardare gli stipendi. I pagamenti dovrebbero arrivare il 25.


Foto di Kaboompics – Pexels

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