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Intanto gli studenti del liceo, dalle 8.30, si riuniscono per un flash-mob, “che verte – spiega il rappresentante d’istituto, Damiano Baldassarri – sul rientro in sicurezza e sulla rivendicazione dell’autonomia scolastica, in particolare nella formulazione di un orario che possa soddisfare le esigenze della scuola secondo i suoi spazi”. Dalle 8, invece, gli studenti del Visconti saranno in piazza del Collegio Romano, davanti all’istituto, per poi spostarsi in Campidoglio: “Siamo in sciopero per un trasporto locale realmente pubblico ed efficiente”, spiegano i ragazzi, che chiedono anche chiarimenti sull’esame di maturità e chiariscono che “non protestano contro il ritorno in presenza, né contro la gestione del rientro da parte del liceo”, ma contro le istituzioni Comune e Regione “i mezzi sono sempre sovraffollati e il servizio non è stato potenziato”. Alla protesta si aggiungeranno “anche delegazioni di studenti da molti altri istituti superiori romani”, aggiungono dal Visconti.
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Sotto al Ministero, oggi pomeriggio, protesteranno anche Priorità alla Scuola, Flc Cgil, Uil, Cnpf, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo che chiedono alle istituzioni di ripensare insieme la didattica, partendo dall’eliminazione delle classi pollaio. E si guarda già alla data del 29 gennaio, venerdì, che coincide con lo sciopero proclamato da S. i. Cobas e da Slai Cobas. A scendere in piazza saranno anche studenti e famiglie e, aggiungono i docenti del Gullace, “auspichiamo che questa sia l’occasione per riavviare un’azione comune che coinvolga docenti, personale Ata, studenti e famiglie per mettere finalmente la scuola al centro della politica”, chiedendo “l’eliminazione delle classi pollaio, investimenti nell’edilizia scolastica, potenziamento degli organici della scuola, possibilità che siano i singoli istituti a determinare il ricorso alla dad”. E dopo l’azione del Kant, non è escluso che altre scuole possano essere occupate.
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