La Regione Lazio decide di interrompere l’erogazione del servizio Comunicazione Aumentativa Alternativa per i nidi, per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Decide altresì di trasferire le risorse del servizio in favore dei Comuni. Per la Capitale i fondi destinati allo scopo per il 2024 ammonterebbero a circa 2,5 milioni di euro.
Preoccupazione dalla Cgil Roma e Lazio
In una nota la Cgil di Roma e Lazio esprime profonda preoccupazione per la gestione del servizio di Comunicazione aumentativa alternativa (Caa) per alunne e alunni con disabilità. “Fino al corrente anno scolastico il servizio era garantito dalla Regione Lazio con un’assegnazione di 8 ore procapite per ciascun alunno. Con il trasferimento repentino della competenza ai Comuni, avvenuto senza un’adeguata concertazione, si verifica una situazione critica. La Regione Lazio ha stanziato un fondo di 7 milioni di euro, una cifra gravemente insufficiente per assicurare il livello di servizio precedentemente garantito. Nel comune di Roma, dove è attesa una richiesta per almeno 1.500 alunne e alunni, i fondi disponibili permettono di erogare solo 1-2 ore procapite di servizio. Un netto peggioramento rispetto allo standard precedente”.
Perdita inevitabile di posti di lavoro
“L’assenza di garanzie per il finanziamento del servizio per l’anno scolastico 2025-2026 mette ulteriormente a rischio il diritto all’istruzione degli studenti con disabilità in tutti i comuni. Inoltre, questa situazione comporterà inevitabilmente il licenziamento di diverse centinaia di operatori, aggravando il già difficile contesto sociale e lavorativo. Di fronte a questa situazione insostenibile chiediamo con forza alla Regione Lazio di riadeguare il fondo destinato al servizio di Caa, al fine di garantire a tutte le alunne e alunni con disabilità il diritto fondamentale all’istruzione”.
L’assessora alla Scuola
Claudia Pratelli, assessora alla scuola di Roma Capitale ha dichiarato: “In pochissimo tempo e senza una struttura organizzativa ad hoc abbiamo fatto di tutto per garantire il servizio di CAA. Con la delibera approvata giovedì 19 settembre abbiamo fatto un passo avanti a favore dei bambini e delle bambine. A brevissimo uscirà l’avviso rivolto alle scuole, con indicazioni sulla procedura che andrà in continuità con l’anno precedente, così da accelerare il più possibile l’entrata a regime. Spero inoltre – ha aggiunto Pratelli – che presto si apra quel confronto che ho chiesto più volte, anche con note formali alla Regione Lazio. Sarebbe stato utile avere maggiori informazioni, circa il funzionamento di un servizio nuovo per i Comuni, per di più con risorse esigue e arrivate in ritardo”.
Necessaria una pianificazione
L’assessora ha inoltre ribadito che è stato più volte chiesto un confronto con gli Enti Locali e i rappresentanti delle famiglie e una pianificazione per un adeguato trasferimento di risorse della Regione. Le attuali infatti, dice Pratelli, “non garantiscono gli standard degli anni precedenti”. Conclude poi rimarcando che vanno affrontate le materie in merito alle risorse umane, al know how e a quanto necessario per un servizio così fondamentale.
In conclusione, se le cose restano come indicato ci troveremo con un taglio delle ore di servizio Caa e con un taglio conseguente del personale addetto allo scopo. L’auspicio e che il presidente Francesco Rocca non voglia girare la faccia ignorando il problema.
Foto tratte da Orizzonte Scuola e Radio Colonna