Sembra una foto ma non lo è! Alla scoperta dell’iperrealismo con Mario Bova, artista di Vicovaro

Sembra una foto ma non lo è! Si tratta incredibilmente di un disegno realizzato a matita.

Una forma d’arte quasi sconosciuta, ma soltanto perchè sono pochissimi coloro in grado di replicarla, tra questi Mario Bova un autodidatta dal talento eccezionale.

Mario nasce a Tivoli nel ’77 e vive stabilmente a Vicovaro, alle porte di Roma; fin da piccolo dimostra una dote innata per il disegno, sebbene il suo percorso di vita scelga altre strade, portandolo a un lungo periodo di inattività.

Fortunatamente Mario si accorge che il suo talento non può essere sprecato intraprendendo successivamente un percorso artistico più approfondito, specializzandosi particolarmente con l’uso della matita.

Mario come ogni buon artista cerca la cura del dettaglio spesso in modo scrupoloso ed esasperato. La sua prerogativa è quella di riprodurre la realtà rispettando il millimetro e quindi cercando di essere fedele il più possibile ad essa.

Nonostante questa centralità riservata al reale,egli considera l’arte un modo per evadere dalla quotidianità e un modo per sentirsi protagonista laddove in alcuni momenti della vita ci si sente poco appagati.

Questo artista poliedrico non si è accontentato però di fare sua solo la grafite, ma ha approfondito la sua conoscenza artistica anche sui colori ad olio prendendo lezioni dal maestro Mauro Maugliani,pittore iperrealista di fama internazionale. Da qui quindi la realizzazione di dipinti ad olio e l’arricchimento con l’acquisizione di nuove tecniche a colore.

Nella sua arte si riflette l’essenza dell’artista e la sua spiccata sensibilità che anche nella vita quotidiana dimostra di avere. L’arte è l’opportunità per esternare se stessi e combattere la barriera del tempo,poichè ciò che si realizza rimane per sempre.

Ci Descrivi l’iperrealismo?

Spesso è un modo per concretizzare alcuni istanti della vita che altrimenti sembrerebbero sterili ed è anche un modo per evadere e colmare il tempo che a volte può sembrare in alcuni momenti più lento del solito. Ogni volta prima di iniziare la mia opera mi prefisso l’obiettivo di eseguirla in maniera più identica all’originale rispettando in modo scrupoloso il millimetro e cercando di realizzare come risultato finale la copia identica ed è per questo che la mia arte può essere definita: Iperrealismo.  

 L’iperrealismo è una Corrente artistica di origine statunitense, diffusasi negli anni Settanta, che propone una rappresentazione quanto più possibile fedele della realtà, fino a sostituire la fotografia al disegno e alla pittura, e il calco alla scultura.

Le tue opere a volte sono talmente perfette che è difficile distinguerle dalle foto, quando la gente ti critica cosa pensi?

La critica deve comunque esserci, essere criticati fa parte del gioco e paradossalmente ci può innalzare dal punto di vista artistico. Di solito quando la critica è mossa da invidia o ignoranza non mi fa niente perché capisco che in quel momento l’interlocutore specie nei social o non conosce bene l’arte oppure capisce che forse sono più bravo di lui. La critica più frequente è scaturita appunto dall’idea che i miei disegni postati sui social siano fotografie e quindi che io non faccio altro che mettere un ‘immagine fotografica e scrivere che è realizzata a mano, questo tipo di critica non fa altro che lusingarmi perché probabilmente ho raggiunto il mio obiettivo quello di realizzare qualcosa che sia identica alla fotografia.

Sai disegnare solo copiando dalle foto oppure anche soggetti a fantasia?

Quando ero piccolo all’età di 5 o 6 anni riproducevo i personaggi dei fumetti copiandoli e nello stesso tempo avevo la capacità di creare anche soggetti di fantasia. Con il tempo ho accantonato un po’ quest’ultima cosa per dedicarmi totalmente alla riproduzione di fotografie ma anche di paesaggi dal vivo. Ciò non vuol dire che non sappia più creare qualcosa dal nulla ma semplicemente che non amo più sperimentare quello stile.

Vorresti che diventasse il tuo lavoro principale, l’artista?

Sarebbe un sogno quello di pensare di trasformare la passione dell’arte nel mio lavoro principale, lo farei molto volentieri se non ci fosse il problema del guadagno. Non lo vedrei come primo lavoro solo perchè sarebbe poco remunerativo e un po’ precario. non mi darebbe la stabilità economica che mi servirebbe. Oggigiorno lasciare qualcosa di sicuro per l’insicuro sarebbe sconveniente.

Disegni solo a matita oppure conosci anche altre forme d’arte?

Amo molto la matita e il pastello però nello stesso tempo ho avuto sempre la curiosità di sperimentare nuove forme d’arte come la pittura ad olio , l’acquerello  e per un periodo anche la scultura.

Hai conosciuto altri grandi artisti? Se si, ti hanno ispirato o dato consigli?

Qualche anno fa conobbi un grande artista contemporaneo di fama internazionale Mauro Maugliani che mi diede degli ottimi consigli per l’uso dei colori ad olio.

Qual è la tua opera più bella?

La mia opera più bella non saprei distinguerla, in realtà   ce ne sono diverse che potrebbero essere più belle e non è detto che siano riconducibili alle ultime eseguite. Una fra queste che ricordo con piacere è “ Il pianto” che risale a diversi anni fa e che rappresenta un bambino africano che piange ,quest’opera ha avuto diversi riconoscimenti nei concorsi aggiudicandosi anche dei premi.

Se qualcuno volesse un ritratto da te quanto potrebbe costare?

Credo di prendermi il giusto, non ho mai cercato di sfruttare l’occasione del guadagno con l’arte ho già un lavoro fisso e non mi serve guadagnarci più di tanto se non il giusto. Comunque il prezzo dipende in genere dalle dimensioni dell’opera può partire da 50 euro per un ritratto piccolo fino a 200 o 300 euro per dimensioni più grandi, ovviamente dipenderà anche se l’opera è a colori o in bianco e nero.

Quali consigli vorresti dispensare a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo del disegno?

Un consiglio che vorrei dispensare a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo del disegno è quello di capire bene innanzitutto se si è portati davvero, dopo di che fare molta pratica cercando di capire i trucchi anche attraverso tutorial o ancora meglio attraverso l’aiuto di un maestro.

Sogni nel cassetto?

Un sogno nel cassetto è quello di riuscire a diventare un artista più affermato a livello internazionale anche se riconosco che la cosa più importante è quella di non lasciare mai il mondo dell’arte e rimanere sempre con i piedi per terra.

I riconoscimenti

Un giovane talentuoso, che ha ricevuto molti riconoscimenti , come ad esempio la partecipazione ad esposizioni nazionali ed internazionali a partire dal 2015,  con “Esplosioni emotive” presso la galleria Mentana di Firenze, “Negativo/Positivo” presso la galleria Merlino di Firenze

Una esposizione in una mostra personale nel Palazzo Cenci Bolognetti a Vicovaro paese di appartenenza, nell’occasione di una festa “Natale con i tuoi” dedicata al Natale e poi “Scenari contemporanei” presso la galleria Merlino di Firenze

Nel 2016 ha esposto in “Trascendenze cromatiche” presso la galleria Velasquez di Milano, a Innsbruck in Austria nell’occasione della fiera internazionale “ART Innsbruck” evento che richiama turisti da tutte le parti del mondo.

Nel 2017 ha volato per esporre a Londra presso la Crypt Gallery e poi alla Rocca Paolina innaugurata da Vittorio Sgarbi,nel catalogo che fu pubblicato ci sono tutte le opere comprese quelle di Mario autobiografate dallo stesso critico.

Sempre in quell’anno venne selezionato dal manager di Vittorio Sgarbi per partecipare alla Biennale di Milano inaugurata dallo stesso, pochi giorni dopo ha partecipato al concorso “premio città di Terni” nel quale si è classificato secondo dopo una lunga selezione con l’opera “Il Pianto”

Dal 2018 al 2020 ha collaborato con area contesa, una  galleria d’arte di via Margutta per diverse iniziative, esposizioni e concorsi.