L’incontro con un serpente mette sempre agitazione, ma va tenuto conto che, prescindendo dalla vipera, nel nostro territorio non ci sono serpenti velenosi in ogni dove, come accade nei film. La maggior parte dei serpenti in Italia sono innocui. Uccidere un serpentello visto in strada o in un parco o nel giardino di casa propria non è una pratica lecita. La legge italiana ne tutela la sopravvivenza ritenendoli parte della biodiversità e specie da proteggere.
L’amministrazione del V Municipio della Capitale
Mauro Caliste, il presidente del Municipio, e l’etologa Valentina Coppola, la presidente di Earth ODV alla fine di giugno hanno firmato un protocollo di collaborazione per aiutare i residenti nel territorio del V Municipio. Negli anni si è intensificato l’avvistamento di serpenti e i cittadini, ora, laddove si trovassero al cospetto di un rettile non meglio identificato avranno uno strumento in più per sapere come comportarsi. Sarà sufficiente scattare una foto all’intruso sospetto e inviarla al numero WhatsApp 334 648 4722, si riceverà l’identificazione del serpente. Se si tratterà di un serpente innocuo, i volontari forniranno indicazioni sul comportamento da tenere. Potrebbe invece trattarsi di una vipera, in quel caso sarà attivato il servizio di cattura e la vipera sarà rilasciata in un’area idonea.
La vipera
Le vipere presentano una pupilla a fessura, posta in posizione verticale, facilmente riconoscibile. Tale caratteristica non è presente in tutti gli altri serpenti che sono in Italia. Questi rettili poi hanno una testa triangolare, piatta, che risulta ben distinta dal resto del corpo. A differenza, ad esempio, dei biacchi, che hanno un collo di spessore e forma uguale alla testa e al resto del corpo.
Era una richiesta dei cittadini
Dal V Municipio fanno sapere che in realtà questo servizio risponde ad una precisa richiesta da tempo avanzata dai cittadini che hanno fatto diverse segnalazioni. “Ricordiamo allo stesso tempo che i serpenti fanno parte della fauna selvatica autoctona protetta e ucciderli e’ un reato”, precisano dalla presidenza municipale.
Foto: muse.it