L’App che cerca supplenti
A Roma, trovare educatori per gli asili nido e le scuole dell’infanzia sta diventando un’impresa degna di una caccia al tesoro. Solo che il tesoro, in questo caso, è un supplente disponibile, e la mappa per trovarlo sembra illeggibile. Di fronte a questa crisi del personale, il Comune decide di affidarsi alla tecnologia e lancia un’innovativa applicazione per la chiamata dei supplenti. Archiviato il vecchio sistema delle telefonate disperate alle 7 del mattino. Ora basta un clic e, come per magia, i supplenti ricevono una notifica che li trasforma istantaneamente in eroi pronti a coprire l’ennesima emergenza.
Come funziona
Il funzionamento è semplice (almeno sulla carta). Il dirigente inserisce la richiesta, specificando durata e competenze necessarie, e i supplenti registrati ricevono l’invito a lanciarsi nell’avventura educativa del giorno. Chi accetta più velocemente, vince il premio di un incarico improvviso, senza troppe certezze sulla distanza da percorrere o sulla classe da gestire. Tra i vantaggi del sistema c’è sicuramente la velocità nel trovare una soluzione, e si sa, in tempi di crisi, la rapidità è tutto! Peccato che non tutti i supplenti siano pronti a trasformarsi in rider dell’educazione, pronti a schizzare dall’altra parte della città con lo smartphone alla mano.
Problemi di spostamenti rapidi
Certo, qualche piccolo intoppo c’è. Alcuni supplenti, infatti, stanno scoprendo che la tecnologia non è sempre un’alleata fidata: problemi tecnici, notifiche fantasma e la corsa contro il tempo per accettare l’incarico rendono ardua la gestione del lavoro. E poi c’è la questione degli spostamenti. Se la chiamata arriva all’ultimo minuto e bisogna attraversare mezza Roma, la domanda sorge spontanea… il teletrasporto è incluso nell’App o va scaricato a parte?
Foto: edicolaelbana.org