Si riparte, anno nuovo scuola …

di Marcella Lo Russo

Tra i soliti rallentamenti della Pubblica Amministrazione – nello sbrigo delle ultime pratiche -, il “lamento”, giustificato o meno, di docenti e personale A.T.A. – tanto per le graduatorie quanto per le convocazioni e relative assegnazioni -, nonché il ripristino degli ambienti scolastici – all’indomani, ove occorsi, di lavori di ristrutturazione, l’avvio dell’anno scolastico risulta sempre altamente complicato e faticoso – e non solo per gli studenti ancora felicemente al mare o in montagna con la loro mente per almeno i primi due mesi di scuola! -.

Eppure, speriamo in cuor nostro di non essere gli unici a “sentire” sin dal primo settembre, l’odore della carta stampata sia di libri nuovi che vecchi, di gomma da cancellare e gessetti per lavagne superstiti, così come le emozioni di alunni e studenti felici di rientrare nel più grande contesto sociale non virtuale in grado di predisporre strumenti e meccanismi interrelazionali fra coetanei ed adulti, per una sana crescita interiore in primis.

Malgrado gli svogliati, gli indifferenti, i rassegnati ed i perennemente critici, il “popolo della scuola 2.0” è anche composto, infatti, da persone che – come alcuni di noi degli anni ’80 – arrivano con entusiasmo all’inaugurazione del nuovo calendario scolastico, quasi annoiati da ben tre mesi di stand by a 360°! E’ in questa atmosfera che ritrovano compagni/e lasciati/e a giugno, insieme ai loro elaborati artistici allestiti in modo stanziale non solo in occasione degli eventi legati alla fine dell’anno scolastico precedente, ma anche per abbellire alcuni spazi pubblici del paese in cui sono ubicate le varie sedi del proprio istituto. Elaborati legati anche ad altre iniziative scaturite da progetti scolastici proposti da tempo e che speriamo possano aumentare nel corso dei prossimi anni, magari all’interno del programma nazionale “Scuole Aperte”, in cui molti giovani potranno avere – soprattutto durante i mesi estivi – opportunità espressive e relazionali che non riuscirebbero a vivere altrimenti durante altri periodi dell’anno. Buon principio a tutti.

 

Pubblicato nell’edizione di Settembre 2019 – Pag.2

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