Sicilia, nuova impennata di casi Covid: si rischia seriamente una nuova chiusura anche delle scuole

I tamponi rimangono circa la metà del solito come già accaduto ieri ma i nuovi contagiati, come riporta repubblica.it, da coronavirus continuano a aumetare con la provincia di Palermo che ne registra la maggior parte. Secondo i dati del ministero della Salute su 2.158 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono risultati 65 nuovi positivi. Fra questi sei migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa e quindi registrati in provincia di Palermo che nel report, infatti, risulta con 43 nuovi contagiati. I positivi che si trovano nel Palermitano sono, dunque, 37.

Seguono Catania con 9, Trapani 6, Agrigento 4, Siracusa 3, senza nuovi contagi le altre quattro province. I decessi salgono a 292 complessivi con i due morti già resi noti ieri ma inseriti nel bollettino di oggi. I ricoveri aumentano di quindici unità ma i pazienti in terapia intensiva sono in tutto 16, uno in meno di ieri. Quattordici i guariti. Ecco i numeri nel dettaglio: ricoverati con sintomi 136 (+16), terapia intensiva 16 (-1), totale ospedalizzati 152 (+15). Isolamento domiciliare 1.690 (+34). Totale attuali positivi 1.842 (+49). Nuovi positivi 65. Dimessi/guariti 3.172 (+14). Deceduti 292 (+2). Totale casi 5.306 (+65). Tamponi 402.836 (+2.158).

Palermo, tre pazienti positivi a Neurochirurgia di Villa Sofia
Salgono a 34 i positivi alla Rap di Palermo
Salgono a 34 i dipendenti positivi al coronavirus alla Rap, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo. Si attendono gli esiti tra tamponi e test sierologici di 800 impiegati dell’azienda municipalizzata dove è scoppiato un focolaio nell’autoparco di Brancaccio. Alcuni test sierologici erano risultati negativi, ma in seguito i tamponi hanno dato esito opposto. L’emergenza rifiuti a Palermo, provocata dal focolaio Covid19, sta creando notevoli disagi. Il direttore generale, Roberto Li Causi, in una lettera ha scritto ai dipendenti dicendo che i comportamenti ostruzionistici non verranno più accettati. Sono già partite dieci lettere di contestazioni ad altrettanti operai.

Da stanotte all’ospedale Ingrassia di Palermo, una vecchietta risultata positiva al coronavirus, dopo il tampone fatto ieri sera, e si trova ‘parcheggiata’ in area grigia al terzo piano in attesa che il 118 trovi un posto-letto Covid a Palermo. Lo denuncia Angelo Collodoro, vice segretario regionale della Cimo, il sindacato dei dirigenti medici. “Le è stato detto che non ci sono posti in reparti covid e l’hanno messa in lista, non la si può mandare a casa. La stessa donna dieci giorni fa è stata anche ricoverata alla clinica ‘Triolo Zancla’. Ci raccontano che i posti-letto Covid non mancano e poi registriamo questi episodi? Dove sono i posti dell’Arnas Civico erano previsti nella cosiddetta Fase 1? – sottolinea Collodoro – Il tampone è stato fatto per un pre ricovero, questo pomeriggio l’esito. A questo si aggiunga che nel presidio Ingrassia funziona soltanto un ascensore monta lettighe, l’altro è guasto da mesi. Non esistono percorsi differenziati con un solo ascensore per malati covid, non covid e per visitatori”.

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