Sicurezza nella Capitale, presto 15mila telecamere con Intelligenza artificiale

Roma sarà dotata di una rete di circa 15 mila telecamere di sorveglianza connesse e gestite da un sistema di intelligenza artificiale.

Un monitoraggio serrato

La ragnatela di videocamere intelligenti dovrebbe partire a fine anno e sarà utile, tanto per fare un esempio, per seguire il tracciato nelle vie percorse da un’auto in fuga. Ma anche per il monitoraggio di un certo numero di persone concentrate in un determinato punto. Il tema della Sicurezza è materia che da tempo è oggetto di discussione nella Capitale. Questo specialmente per quanto riguarda alcune zone e quartieri particolarmente soggetti a fenomeni di criminalità a vari livelli. Su tutte, viene da pensare alla zona della stazione Termini, teatro di atti violenti e criminosi che spesso coinvolgono i cittadini residenti.

Il delegato alla Sicurezza del Comune di Roma

Il nuovo sistema di videosorveglianza – ha commentato Francesco Greco, delegato alla Sicurezza del Sindaco Gualtieri – renderà la città più sicura, anche in vista del Giubileo”. “Saranno implementate almeno 15mila telecamere collegate a un unico software di intelligenza artificiale”, ha precisato l’ex pm di Mani pulite Francesco Greco.

Una soluzione poco efficace?

Non tutti sembrano però essere entusiasti della soluzione, ad esempio i consiglieri di Alleanza Verdi e Sinistra. Michela Cicculli, Alessandro Luparelli e Nando Bonessio hanno infatti commentato: “La sicurezza sui territori si faccia con attività di animazione e socialità a partire dai giovani nei quartieri periferici. Questo ci sentiamo di sottolineare nell’apprendere, dalla stampa, dell’attivazione di un sistema di videosorveglianza con almeno 15.000 telecamere gestite da un software di intelligenza artificiale”.

Partecipazione dei giovani piuttosto che controlli

I consiglieri poi aggiungono: “Siamo lieti che l’Amministrazione abbia preso a cuore il tema della prevenzione dei reati. Siamo però allo stesso tempo convinti che le telecamere possono aiutare ma non risolvono il problema”. Cicculli, Luparelli e Bonessio puntano poi il dito sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale e, in particolare, del controllo biometrico. “Sono strumenti da studiare con attenzione per verificarne le potenzialità, ma anche i rischi sul controllo sociale”. Avs, conclude che c’è un “unico presidio efficace per contrastare fenomeni delinquenziali legati all’emarginazione e dispersione scolastica. Far leva sulla formazione dei giovani e sull’animazione dei territori”.

Foto tratta da: InSic